VALIGERIA RONCATO: LA RE-INCLUSIONE SOCIALE ARRIVA ATTRAVERSO IL LAVORO

VALIGERIA RONCATO: LA RE-INCLUSIONE SOCIALE ARRIVA ATTRAVERSO IL LAVORO

Carcere di massima sicurezza Due Palazzi, periferia di Padova: qui ogni giorno oltre un centinaio di detenuti sono attivi, con stipendio, in commesse di assemblaggio per Valigeria Roncato, grazie al progetto realizzato dal Consorzio Giotto in collaborazione con la famiglia di imprenditori padovani.

Il progetto nasce con l’obiettivo di favorire il reinserimento sociale dei carcerati, e di conseguenza mira ad un aumento della sicurezza, perché solo il lavoro può dare dignità e speranza alle persone detenute. È anche grazie a questo progetto che Valigeria Roncato ha deciso di investire nella produzione italiana anziché delocalizzare all’estero, arrivando ad avere uno scarto di produzione irrisorio, dello 0,1%. Il Due Palazzi di Padova è quasi un’ “isola felice” rispetto ad altre strutture carcerarie italiane. Dei detenuti oltre la metà svolgono un’attività con retribuzione, o nei servizi interni della casa di reclusione o nei vari laboratori attivati dalle cooperative sociali e da altre realtà del privato sociale. La casa di reclusione, costruita a metà degli anni ’80, ospita circa 800 detenuti con pena definitiva, con una sostanziosa percentuale di extracomunitari e un detenuto su quattro con problemi di tossicodipendenza. La capienza inizialmente prevista era di circa 400 posti, quella massima è di 700. Celle da nove metri quadrati ospitano 3 detenuti in triplo letto a castello. La sicurezza e la gestione della casa di reclusione sono affidate ad agenti penitenziari, che si dividono con il vicino carcere circondariale.

Cristiano Roncato, direttore generale, ci racconta dell’iniziativa e spiega quali sono i valori e gli obiettivi che hanno sempre accompagnato l’azienda veneta negli anni di attività.

Quando è nata l’idea di aderire all’iniziativa e perché?
Questo progetto è attivo dal 2005 e si sposa con il codice etico dell’azienda, che intende promuovere e favorire progetti di inclusione sociale, sviluppo e sostenibilità sia a livello aziendale che territoriale. La creazione di valore, non solo in termini di fatturato ma soprattutto di capitale umano, è sempre stata al centro dei nostri interessi. A conferma di questa scelta etica, Valigeria Roncato partecipa anche al progetto ‘By your Side’, a tutela del consumatore e dell’ambiente, certificando che ogni prodotto non contiene sostanze nocive per la salute.

Come viene gestito il rapporto? Quali i risultati sociali ottenuti?
Il progetto è gestito in collaborazione con l’Officina Giotto, parte dell’omonimo Consorzio, incaricata di portare all’interno del carcere i prodotti da assemblare, accertarsi che il lavoro venga svolto correttamente ed effettuare il controllo qualità. Crediamo molto nei risultati sociali di questa iniziativa, in quanto riteniamo sia importante per i detenuti imparare una professione e mantenersi attivi in questo senso. Garantisce un futuro a persone che provengono spesso da situazioni disagiate, senza una formazione, immigrati e tossicodipendenti.
Crediamo che il reinserimento sociale possa avvenire tramite quell’indipendenza economica e quella dignità che solo il lavoro può garantire.

Ma questo non è il solo progetto di CSR che l’azienda padovana realizza: ce ne sono altri in settori anche diversi, come ad esempio nell’arte. A Parigi Valigeria Roncato ha sponsorizzato la mostra personale dell’artista Alessio-B, giovane padovano che ha scelto l’espressione artistica della Street Art e della Por Art, mettendo in scena miti cinematografici, eroi della musica rock alla maniera di Keith Haring. Esponente del Neo-Pop italiano, nel corso degli anni Alessio sviluppa una tecnica del tutto personale che si avvale dell’uso di affissioni strappate, stencil e glitter per reinterpretare le icone del nostro tempo.
L’artista collabora con il brand RV Roncato da diversi anni: infatti sua la linea Uno Zip Art. Un’edizione limitata, in cui le immagini grafiche vengono impresse direttamente sulla scocca grazie a una tecnica innovativa che la rende estremamente resistente a graffi ed abrasioni.

Come vengono selezionati i progetti di CSR da realizzare?
I progetti vengono scelti in base al plusvalore che possono generare. Le attività che riteniamo possano accrescere il valore delle persone e del territorio sono benvenute. Oltre che in favore dei carcerati, infatti, l’azienda si è attivata anche per i giovani, mettendo in piedi con la Scuola Italiana di Design (SID) di Padova, un workshop volto ad agevolare il passaggio da scuola a lavoro per i giovani meritevoli.

Cosa significa per un’azienda oggi realizzare progetti di CSR?
Pensiamo sia un dovere delle aziende impegnarsi in operazioni di questo tipo in momenti storici particolarmente critici come quello che stiamo vivendo. La solidarietà sociale è un valore da riscoprire e promuovere.