“UFFIZI DA TOCCARE”: PER UNA CULTURA ACCESSIBILE A TUTTI

“UFFIZI DA TOCCARE”: PER UNA CULTURA ACCESSIBILE A TUTTI

Nella Galleria un percorso tattile per ipovedenti e non vedenti.
È partito nel 2009, organizzato dal Polo Museale Fiorentino su iniziativa della Sezione Didattica e della Direzione della Galleria degli Uffizi con il suo Dipartimento di Antichità Classica: si tratta del progetto “Uffizi da toccare”. Un percorso peculiare, tattile, per permettere anche a ipovedenti e non vedenti di fruire di alcune opere d’arte. Quando la cultura è veramente stimolo all’inclusione sociale.

Si tratta di 27 opere:13 marmi antichi e 1 rilievo raffigurante La Nascita di Venere di Botticelli accessibili nei tre corridoi di Galleria, 13 opere nella Sala del cavallo.

Le opere selezionate offrono una casistica completa delle diverse classi di marmi greco-romani appartenuti alle antiche collezioni granducali (rilievi, are, sarcofagi, ritratti, epigrafi, statue a figura intera) e permettono al visitatore di avvicinarsi a una classe di oggetti che ha per secoli costituito il primo motivo di interesse della Galleria fiorentina. I marmi sono stati scelti anche in virtù della loro collocazione, così da offrire l’opportunità al non vedente di percorrere per intero il complesso vasariano.
Fra le sculture offerte all’esplorazione tattile si possono ricordare capolavori come l’Ermafrodito, l’Altare dei Vicomagistri, l’Amorino dormiente in marmo nero o il Ritratto di Cicerone. Nella Sala del cavallo, nella fattispecie, si è organizzato un servizio ulteriore per migliore la fruizione del visitatore: grazie alla collaborazione della stamperia della Regione Toscana si è potuta realizzare una mappa braille del percorso in materiale termoformato. Inoltre, si è proceduto al rinnovo di tutte le didascalie in braille del percorso di galleria, che nel frattempo si sono usurate.

Il progetto ha avuto successo e i dati del 2013 lo testimoniano grandemente: l’anno scorso le persone con disabilità visiva che hanno visitato in autonomia il percorso sulle statue si sono raddoppiate rispetto al passato. E, per quanto attiene alle visite effettuate con l’operatore, si è registrato un notevole incremento dei gruppi che hanno partecipato a queste iniziative, addirittura quadruplicato.

“Il percorso tattile dedicato all’esplorazione della scultura classica della Galleria degli Uffizi non è da considerare affatto un itinerario secondario o ‘di consolazione’. Per secoli il Museo fiorentino, infatti, è stato celebrato in tutta Europa come la ‘Galleria delle statue’ per antonomasia e proprio per ammirare celebri sculture come la Venere dei Medici, e certo non quadri come la Venere del Botticelli, che i protagonisti del Grand Tour italiano giungevano agli Uffizi. La scelta delle opere è stata fatta secondo criteri ben precisi. In primo luogo, ovviamente, sono state selezionate opere interamente esplorabili al tatto. In secondo luogo sono stati scelti marmi che illustrassero tutte le diverse casistiche possibili di classi scultoree antiche: sarcofagi, are, statue intere, busti, epigrafi, altari. Infine, si è stabilito di individuare opere che fossero dislocate in tutto il percorso dei tre corridoi del museo storico. In questo modo il visitatore non vedente riuscirà comunque ad avere la percezione delle dimensioni e della vastità degli spazi nei quali queste opere sono disposte. L’itinerario per non vedenti della Galleria degli Uffizi viene ad aggiungersi agli itinerari tattili che, per fortuna, sono disponibili in numero sempre maggiore nei musei italiani ed europei. Ciò che rende, però, pressoché unica l’esperienza fiorentina è il fatto che il visitatore avrà modo di toccare e conoscere direttamente gli originali e non copie o riproduzioni in scala. In questo modo sarà possibile avere un’esperienza non mediata dell’arte antica e esplorarne in prima persona le finezze e le molteplici tecniche di esecuzione”, spiega Fabrizio Paolucci, responsabile del dipartimento di Antichità degli Uffizi e del progetto.