SFIDE TECNOLOGICHE: CALCOLARE LA CONTABILITÀ FUTURA
Intervista al consulente d’impresa Maurizio Campi. Da sempre chi dirige un’azienda deve dotarsi di buona capacità gestionale e di strumenti efficaci per traghettarla dal presente al futuro. Tuttavia, oggi, analisi e valutazioni limitate al passato e al presente, pur rimanendo componenti fondamentali, non sono più sufficienti a garantire l’adozione di strategie che si rivelino vincenti. È il momento di ricorrere a nuovi strumenti di previsione, che possano stabilire in anticipo come ogni scelta effettuata dall’imprenditore modificherà la realtà futura, consentendo di convalidare o di confutare ogni decisione.
Nell’intervista, Maurizio Campi, consulente di impresa specializzato in Business Plan e analisi degli andamenti economici, patrimoniali e finanziari aziendali, ci racconta il Simulatore Finanziario, un sistema realizzato dopo di anni di studio e di esperienza nella direzione manageriale aziendale, che ad oggi permette di calcolare con grande precisione, oltre ai consueti aspetti economici, anche l’andamento patrimoniale e finanziario futuro di qualsiasi azienda.
“What if analysis”, strumenti predittivi, un Simulatore Finanziario: siamo di fronte a nuove tecnologie per calcolare il futuro aziendale. Di che cosa si tratta esattamente?
Attualmente esistono diversi e ottimi prodotti, specializzati per aree aziendali, in grado di costruire situazioni previsionali ed eseguire “What if analysis”, ossia analisi di scenari ipotetici, necessarie a valutare la fattibilità di un piano strategico d’impresa. Si tratta di tecnologie che risulteranno sempre più indispensabili alle dirigenze aziendali che non possono più permettersi di “navigare a vista”. Il Simulatore Finanziario si differenzia da tutti questi prodotti, che fanno apparentemente operazioni simili, perché considera per la prima volta tutti gli aspetti aziendali – siano essi economici, patrimoniali o finanziari – contemporaneamente ed in tempo reale. Tre le caratteristiche che lo distinguono: tutte le voci dello stato patrimoniale sono rigorosamente calcolate mese per mese e per 120 mesi; la rappresentazione dell’andamento temporale di un’azienda è frutto di calcoli puramente analitici (e non di indicatori di trend); i dati immessi sono solo la base per il calcolo dell’andamento futuro, dato che il Simulatore genera scenari automatici in modo tale che gli stessi dati possano essere utilizzati per ottenere “What if analysis” senza reimmettere alcuna informazione. Questo significa, ad esempio, che modificando una situazione economica si può ottenere il ricalcolo automatico della situazione patrimoniale e finanziaria senza che i dati immessi subiscano delle modifiche reali alla base. Lo strumento è a tal punto flessibile da fornire soluzioni anche a situazioni ipotetiche complesse, nel rispetto dei dati e delle regole inserite.
Simulatore Finanziario e sistemi ERP: che rapporto?
Il fine del sistema è calcolare nel modo più preciso possibile il futuro andamento di un’azienda. Per cui, pur avendo caratteristiche simili, non è interscambiabile con lo strumento di governo della stessa, come è appunto un software ERP (Enterprise Resource Planning). L’opportunità che l’affiancamento di queste tecnologie genera è la possibilità che, una volta alimentato correttamente il Simulatore e rappresentato lo scenario aziendale futuro, il risultato contabile di questa simulazione in termini di dati analitici (scritture contabili future) possa essere di supporto all’esecuzione delle funzionalità previste in un ERP.
In che modo questa tecnologia innova il modo di agire e pensare dell’azienda? E la cultura organizzativa?
La prima reazione degli imprenditori che testano o utilizzano gli output dello strumento è generalmente di grande sorpresa: infatti, i dirigenti d’impresa si appassionano perché vedono rappresentata davvero la propria azienda nel futuro, riconoscendone i numeri e gli andamenti, per poi concentrarsi maggiormente sugli aspetti finanziari. Infine, direi che il prodotto genera “dipendenza” perché la possibilità di consultare il futuro andamento finanziario dell’azienda in modo veritiero e attendibile diventa un elemento discriminante per la valutazione degli investimenti. Dal punto di vista operativo, poi, si scopre che i vari direttori si affezionano all’idea di poter verificare le conseguenze e l’impatto finanziario di ogni singola attività. Di fatto l’azienda proietta la maggior parte delle sue energie verso il futuro piuttosto che verso il passato. E questa è la vera svolta.
Quale tipologia di azienda può avere necessità del Simulatore Finanziario? E in quali aree funzionali viene maggiormente impiegato?
Ogni azienda che abbia l’esigenza di pianificare con elevata precisione di calcolo l’andamento futuro ha la necessità di dotarsi di uno strumento di questo tipo, dunque la dimensione aziendale non rappresenta una condizione limitante per il suo utilizzo. Le grandi aziende sono solo più preparate ad un impiego più spinto del prodotto. Il Simulatore Finanziario può essere perciò utilizzato in qualsiasi azienda, ma è possibile ottenere il massimo dei benefici in quelle realtà che si caratterizzano per produzioni industriali ordinarie o per commessa, con situazioni di natura finanziaria complesse da gestire.
Che scenari aprono queste tecnologie?
L’introduzione di queste tecnologie è rivoluzionaria e porrà automaticamente fuori dal mercato le aziende che non si doteranno di tali strumenti. Si pensi infatti, per analogia, alla differenza tra un’automobile dotata di tutti i migliori strumenti di guida – dal navigatore al visore notturno, alle informazioni sul traffico, alla gestione delle alternative di viaggio, ai consigli sui rifornimenti di carburante – ed un’autovettura che invece non ne disponga. Quale tra queste due ha più possibilità di arrivare alla propria destinazione con successo e nei tempi stabiliti?
L’apporto umano: che valore?
Il fattore umano è di primaria importanza, è una componente irrinunciabile. Il Simulatore, infatti, è un ottimo strumento di calcolo ma non può sostituire chi è alla guida dell’azienda, ossia l’imprenditore. Pertanto, se i dati di base immessi non saranno corretti (es. incrementi vendite non realistici), il sistema genererà output formalmente perfetti, ma gli obiettivi saranno irraggiungibili. La combinazione ideale è un buon comandante che sappia gestire una strumentazione di bordo all’avanguardia.