Parlare con i fiori
La simbologia legata al mondo dei fiori è affascinante e variegata. Per non incorrere in spiacevoli equivoci e saper accostare ad ogni nostro sentimento il bocciolo più adatto, una mini guida su come “parlare con i fiori”, anche in ufficio!
Anche nell’ambiente di lavoro può capitare di regalare dei fiori, per esempio per un compleanno o magari a chi si sposa. Oppure li riceviamo da chi cambia lavoro, a dimostrazione di stima e amicizia dopo tanti anni trascorsi fianco a fianco. A volte li regaliamo in situazioni più difficili, per chiedere scusa o a chi è ammalato, o semplicemente come gesto di amicizia e di affetto. Normalmente ci affidiamo al fioraio ma se vogliamo manifestare dei sentimenti stiamo delegando ad un estraneo (anche se competente) un compito importante, con il rischio che il messaggio dato possa essere sbagliato o fuorviante.
Perché i fiori parlano di noi e sono anche dei gran chiacchieroni. Già nel passato, soprattutto nell’Ottocento, l’uomo affidava ai fiori messaggi difficili da esprimere a parole. Con il tempo ce ne siamo dimenticati ma qualcosa è rimasto nel pensiero comune ed è bene conoscerlo per non compiere errori quando vogliamo fare un regalo speciale. Faccio degli esempi con le rose:
ROSE ROSSE: il significato è risaputo, perciò non sono da donare alla collega con cui esiste una storia appassionata, troppo appariscente. Meglio l’acacia, che significa amore segreto, oppure dei tulipani rossi o iris gialli. Oppure l’insospettabile cactus.
ROSE GIALLE: sembra facile: gelosia! Non è così semplice, significano anche amicizia oppure la fine di un amore, o addirittura vergogna. Ma sono così belle. Magari uniamole al glicine che simboleggia l’amicizia e fa anche un bel contrasto di colore.
ROSE BIANCHE: purezza, innocenza, umiltà, silenzio, castità. È un significato difficile nell’ambiente di lavoro, chi le riceve può prenderlo come un invito alla modestia. Se vogliamo comunicare amicizia o solidarietà possiamo scegliere una tonalità crema o unirle a delle fresie colorate.
Ho predisposto un breve elenco delle situazioni tipo che possono crearsi nell’ambiente di lavoro ed ho cercato di abbinare il fiore adatto. Il linguaggio dei fiori non è una scienza esatta ma proprio per questo, per noi educati a pane e computer, acquista un particolare fascino.
Amicizia: glicine, fiore del pero, amaranto, gardenie, rose rosa, dalie (che significano anche eleganza, dignità), bergenie, margherite, fresie.
Chiedere perdono: giacinto porpora, calendula, gardenia, garofano bianco, margherita. O una bella orchidea. Le orchidee hanno molteplici significati a seconda della specie e del colore, ma sono una comoda scelta un po’ per tutto.
Dichiarazione d’amore, passione: rosa rossa, cactus, garofano rosa, non ti scordar di me, tulipano rosso. E poi viola del pensiero, fiori di pesco…
Augurio per una pronta guarigione: rose arancioni, girasoli, iris, bambù, tronchetto della felicità.
Gratitudine, riconoscenza: la dalia è perfetta, in più significa eleganza e femminilità. Oppure agrimonia, magnolia.
Aumento di stipendio/carriera: azalea, amarillis, bignonia, giglio.
Cambio di lavoro: per un bel “in bocca al lupo” andrebbe bene l’aglio, ma è meglio optare per primule, ninfee, iris, clematidi.
Se vogliamo comunicare sentimenti negativi quale sdegno, malevolenza, rifiuto: achillea, aloe, calendula, petunia, garofano bianco o rigato, bocca di leone, lobelia, anemone. Addirittura l’apparentemente innocuo (e buonissimo) basilico significa odio. Ma non facciamolo dire ai fiori, è meglio una bella e costruttiva discussione, no?