PARKOUR: SPORT E ARTE PER SUPERARE GLI OSTACOLI
Il Parkour (PK) è una nuova tendenza metropolitana che consiste nel muoversi con velocità per la città o in mezzo alla natura, superando ogni ostacolo con agilità e destrezza. Panchine, muretti, siepi, ringhiere e pareti non sembrano spaventare i “Traceurs” come si fanno chiamare i “creatori di percorsi”. Ci introduce a questa disciplina sportiva Stefano Pulcini, presidente dell’Associazione Italiana parkour.it.
Il Parkour è sicuramente uno sport acrobatico, perché la capriola per superare il muretto, la piroetta sulla parete di una casa, l’arrampicata, balzi arditi e movimenti armonici riuniti in una corsa fluida e infine il salto da un tetto all’altro richiedono prestazioni sportive non indifferenti. Ma di cosa si tratta esattamente? “Il Parkour è l’arte dello
spostamento. Una disciplina che nasce in Francia nella metàdegli anni ‘80. Il suo nome deriva dalla parola parcour (percorso). È il punto d’incontro tra l’equilibrio fisico e mentale, superare ostacoli fisici in maniera fluida e diretta per superare ostacoli mentali ed entrare in contatto coi propri limiti per cercare di superarli con consapevolezza, tenacia e appunto… disciplina”, ci spiega Stefano Pulcini.
Il fenomeno del Parkour in Italia: “si sviluppa nel 2005 quasi per gioco creiamo il sito parkour.it dopo essere rimasto affascinato da video su YouTube degli Yamakasi (pionieri francesi della disciplina). All’epoca non c’era facebook e quindi è stata ancora più sorprendente la viralizzazione e la diffusione. Con l’associazione organizziamo il primo raduno italiano il 24 giugno 2005 a Roma ospitando Sebastien Foucan (007 casino royal – Jump – Madonna). Dopo il fenomeno di moda il parkour è diventato un vero e proprio movimento. Attualmente in collaborazione con l’Add Roma organizziamo diversi corsi in tutta Roma. (www.parkour.it)”.
Il parkour è un nuovo “street-sport” i cui praticanti simulano costantemente situazioni di fuga, riprendendo movimenti dalle arti marziali e proprie della breakdance. Sport o arte? “Le due componenti si sovrappongono. Nel Parkour non ci sono ‘gare’, quindi non è considerabile uno sport in senso di competizione. Ovviamente l’allenamento è una componente fondamentale per raggiungere una preparazione fisica necessaria alla pratica in sicurezza della disciplina. La componente ‘artistica’ si sviluppa nell’essenza della personalizzazione del tracciato. Da poco stanno nascendo traceur (tracciatori) ‘puri’, fino a qualche tempo fa ognuno portava nel Parkour il suo background che ne caratterizzava la pratica a seconda della provenienza: dalla break dance, al kung fu… Ognuno ha portato un po’ del suo stile artistic”.
Come ci si prepara fisicamente? Serve attenzione e grande preparazione atletica? “Si. Serve una grande base di allenamento aerobico ed anaerobico. I nostri corsi sono riconosciuti a livello internazionale e preparano i ragazzi alla pratica consapevole e in sicurezza sviluppando le tecniche singole per poi applicarle alla dinamica di percorso”.
Ma il parkour non è solo uno sport ma anche uno stile di vita… “Beh… Diciamo che viverlo come stile di vita porta giovamenti sicuramente… Oggi siamo portati a non voler vedere i problemi della vita, il Parkour invece dice:’davanti ad ogni ostacolo dovrò impegnarmi a vederlo come un nuovo appoggio per andare avanti’. Il Parkour è soprattutto grande creatività… ‘Un accostamento meraviglioso. Io sono un creativo per professione (mi occupo di comunicazione ed eventi) e devo dirti che come i bicipiti e i dorsali, la creatività è un muscolo. Il Parkour aiuta ad allenarlo e lo sviluppa, col parkour non cambia il Mondo ma cambia il modo in cui lo vivi!”
Stefano, quali i progetti futuri di parkour.it? “Continuare l’opera di divulgazione didattica e diffondere i giusti valori del Parkour ai giovani. Poi parallelamente gestiamo la rappresentativa composta da alcuni tra i traceur più bravi italiani: il Trick’n Group. Con il Trick’n Group abbiamo realizzato oltre 100 eventi compresi la cerimonia di apertura dei Mondiali di Rugby in Francia, il lancio della 500 Fiat e il reveal Mondiale della Ferrari e della Ducati”.
Esiste un sito apposito? “Certo, il nostro sito www.parkour.it e la nostra pagina facebook”.