Natale a misura di ambiente

Natale a misura di ambiente

Pini, ginepri, alberi di alloro, bossi, corbezzoli, e agrifogli: alberi e piante locali, da poter riutilizzare anche in seguito in modo ecologicamente corretto, sono l’ideale per creare l’atmosfera natalizia anche a lavoro!

È arrivato il momento di pensare agli addobbi per le feste del nostro ufficio e in particolare all’albero di Natale. L’albero di plastica inquina, quello vero fa male alle foreste, cosa fare? Per me l’albero sostenibile è quello che abbiamo già, il caro vecchio Pino sintetico che è con noi da tanti anni. È sufficiente dargli una bella ripulita, trovare un vaso adatto all’ambiente a cui è destinato (lasciamo perdere i sostegni a treppiede e trattiamolo come una pianta vera) e poi via con gli addobbi. Una validissima alternativa è quella di utilizzare piante già esistenti in ufficio, siano queste piante d’arredo oppure che abbiamo in terrazzo. Il ficus benjamina si presta ad essere addobbato, come anche la yucca, purché siano di dimensioni adatte. Possiamo anche predisporre una gradevole composizione di piante diverse.

Se invece dobbiamo procedere ad un nuovo acquisto, sia perché il vecchio Pino è troppo spelacchiato, oppure non l’abbiamo e non ci piacciono le varie proposte di materiale riciclato o di cartone, direi di evitare l’abete di plastica e optare per una pianta vera. Il consiglio più importante è quello di acquistare la pianta presso un vivaio a km zero, per essere sicuri che provenga dalla normale attività agricola di tipo vivaistico e non da disboscamenti magari abusivi, o dall’estero. Su questo argomento ho trovato molte informazioni nel sito del Corpo Forestale dello Stato dove ci sono consigli per un successivo riutilizzo ecologicamente corretto. Prima di scegliere il tipo di pianta concentriamoci su cosa possiamo farne dopo, visto che non vogliamo che muoia ma faremo di tutto per mantenerla in buona salute. Non pensiamo di utilizzarla per rimboschimento, piantare alberi fuori delle zone naturali può creare inquinamento genetico. Il giardino e il terrazzo vanno bene, ma dipende da dove abitiamo, per esempio gli abeti hanno bisogno di una determinata altitudine e di climi particolari; piantarli nel giardino di casa potrebbe provocare un’inutile sofferenza a queste piante già stressate da addobbi, caldo e mancanza di luce.Possiamo optare per i nostri alberi tipici, oppure per delle piante che opportunamente riparate possano poi stare in terrazzo: il ginepro o altre aghifoglie, l’alloro, il bosso, il corbezzolo, l’agrifoglio. Sono bellissimi gli agrumi.

Quale che sia la pianta prescelta, per prima cosa verifichiamo che abbia un vaso ben capiente. Collochiamola alla luce e in un posto fresco lontano da fonti di calore, al riparo da correnti d’aria. Come tutte le piante controlliamo che il terriccio sia costantemente umido ma senza ristagni. Evitiamo di addobbarla eccessivamente, di spruzzarla con neve artificiale, di appendere oggetti troppo pesanti che possono spezzare i rami.

Terminato il periodo natalizio togliamo con delicatezza gli addobbi e tagliamo con le forbici i rametti spezzati. Se si tratta di piante d’appartamento spruzziamo per bene le foglie con l’apposito spruzzino per togliere più di un mese di polvere. Se sono piante da esterno possiamo posizionarli in terrazzo oppure piantarli direttamente in giardino, ricordando che sono piante che possono crescere parecchio. Infine poniamo attenzione, nel caso di piante mediterranee, a non far loro subire bruschi sbalzi di temperatura ma facendole acclimatare gradatamente in angoli riparati finché la temperatura non diventa più mite.