LOFRA DI TORREGLIA GUARDA ALL’AMERICA
Il bello e benfatto appartiene alla tradizione veneta. Dovremmo saperlo bene nel Nord Est, invece ce lo dimostrano gli stranieri che investono nella nostra manifattura e a volte salvano le attività, i dipendenti e gli immobili affinché tale patrimonio non vada perduto.
È la storia di Seyed Moahammad Reza Salehi, un iraniano poco più che cinquantenne ora presidente, ma prima cliente, di Lofra di Torreglia in provincia di Padova. Della stessa terra anche il direttore Abbas Soleimani ma da molti anni residente nella provincia patavina. Oltre ad aver resuscitato con un piano industriale e risorse private l’azienda ora leader nel mondo nella fabbricazione di cucine, riassumendo le stesse risorse umane, acquistando una nuova sede, il vertice ha mantenuto la mission aziendale: fare qualità, esportare il top e garantire pezzi su misura.
Così Lofra ha praticato in sostanza il Made in Italy scrivendolo ben evidente su ogni modello, lavorando con le maestranze venete e facendo una scelta vincente tanto che le vendite in Italia quest’anno sono aumentate del 20%. Le cucine Lofra non hanno sfondato solo nel mercato nazionale, da anni sono la passione di acquirenti dal Brasile, dall’Australia, dall’Arabia Saudita, dall’Egitto e di tutta Europa.
A richiedere la professionalità di questa realtà soprattutto gli israeliani per i quali i professionisti interni hanno progettato funzioni particolari per forni e piastre in grado di rispettare lo shabbàt, ovvero il momento di festa settimanale che gli ebrei osservano sospendendo qualsiasi lavoro e rifiutando tutta la tecnologia.
Gli esempi potrebbero continuare con le famiglie olandesi che prediligono un accessorio ad incastro applicato ad hoc per i loro arredi, oppure gli arabi che esigono una lavorazione d’ottone
effetto ricamo sul piano di cottura o le soluzioni variopinte per i tedeschi più attenti al senso cromatico. Qui i tecnici hanno brevettato anche il forno bombato, un’esclusiva certificata che solo Lofra può concedere.
Le sfide sono ancora tante e vanno nella direzione degli Stati Uniti: da lì sono arrivati una settimana fa alcuni architetti per avere il massimo della bellezza e della funzionalità. Un designer d’effetto per le nuove abitazioni in costruzione a Los Angeles: esigenze moderne, che significano altre commesse a cui i dirigenti vogliono rispondere mettendo tutto l’impegno possibile anche quello finanziario con la promessa d’aiuto di Veneto Sviluppo rimasta in sospeso a causa di mancanza di fondi ma tornata d’attualità per guardare al futuro. “Stiamo incrementando il lavoro, potremmo occupare altro personale – spiegano alla Lofra – ci aspettiamo la giusta attenzione da parte del mondo della finanza per ridare una speranza economica al territorio”.