LAVORARE CON IT E ICT
“Fino a qualche anno fa nel marketing e nella comunicazione in generale veniva richiesta principalmente grande creatività. I mezzi a disposizione erano meno vari e soprattutto le attività meno misurabili. Oggi, assieme all’inventiva serve una buona e precisa conoscenza degli strumenti a disposizione – soprattutto quelli nuovi – e abilità nella misurazione dei risultati”. I professionisti della Comunicazione e del Marketing di Eurosystem raccontano come comunica oggi un’azienda di IT.
All’interno dell’organigramma aziendale come è inserito l’ufficio Marketing e Comunicazione?
F. Brunello: “La divisione fa riferimento al responsabile Marketing e Commerciale, ovvero Gian Nello Piccoli, uno dei soci titolari dell’azienda oltre che amministratore delegato, e si affianca alle aree Telemarketing e Commerciale, andando a completare tutto quel settore che si occupa di come proporre l’azienda sul mercato e verso i suoi pubblici di riferimento”.
Da quante persone è composto il team e come siete organizzati?
F. Brunello: “L’ufficio negli anni ha visto diverse evoluzioni: si è trattato di step di ottimizzazione che sono andati di pari passo con i cambiamenti interni del Gruppo. Oggi siamo 3 persone: ci sono due figure senior, che lavorano in azienda da alcuni anni, la terza, una junior, a supporto e integrazione del team che nel suo complesso gestisce la comunicazione corporate e di prodotto e la strategia marketing dell’azienda. Nello specifico io mi occupo di immagine coordinata e grafica; Giovanna Bellifemine segue perlopiù l’attività di content strategy e relazioni esterne; infine, Sara Cappellazzo, di recente arrivo, è una designer: contribuisce alla definizione della nostra comunicazione grafica e in più si occupa della gestione del mondo social. Inoltre, ci avvaliamo di alcune figure di consulenza per progetti e per azioni mirate. Si tratta di competenze specifiche che vanno ad integrare a progetto quelle interne all’ufficio e nel contempo forniscono anche formazione. Una di queste figure è una professionista delle media relations che ci supporta nella costruzione e valorizzazione dell’immagine aziendale sui media – off line e on line – generalisti e di settore. Un’attività importante che ha come obiettivo quello di rafforzare le nostre relazioni pubbliche al fine di poter trovare in interlocutori istituzionali e di settore la collaborazione per attività da svolgere in rete”.
Quali le attività e gli strumenti principali?
G. Bellifemine: “Il mercato dell’Information Technology è estremamente dinamico. Per questo motivo abbiamo scelto nel tempo di pianificare la comunicazione e il marketing – soprattutto quello di prodotto – di semestre in semestre, utilizzando differenti strumenti in base ai target da raggiungere. Buona parte delle nostre attività è gestita in sinergia, o meglio co-marketing, con vendor e fornitori internazionali di cui siamo partner e con i quali concordiamo piani di marketing che abbiano come obiettivo la trasmissione, a realtà imprenditoriali locali, di messaggi e contenuti concepiti a livello worldwide”.
S. Cappellazzo: “Per farlo utilizziamo strumenti che si muovono tra molteplici piattaforme, dalla carta al web, e che hanno l’obiettivo di raggiungere il nostro prospect in un momento diverso all’interno del lungo percorso verso l’acquisizione dei nostri servizi di consulenza. Oltre ai mezzi tradizionali, ci concentriamo molto sul web con attività di digital communication e digital marketing. Infine, anche l’organizzazione e partecipazione ad eventi di settore sono una scelta caratteristica della nostra azienda. Da sempre l’attenzione all’aspetto relazionale ha contraddistinto il nostro lavoro. Gli eventi rappresentano un momento speciale di aggregazione, con clienti e fornitori, imprescindibile soprattutto per un’azienda di servizi come la nostra. I nostri obiettivi di comunicazione mirano da una parte a rafforzare l’immagine corporate e di prodotto, dall’altra a implementare il rapporto con clienti e prospect sottolineando la nostra attenzione per la cultura dell’innovazione”.
Ecco infatti che, a proposito di innovazione, due anni fa nasceva il periodico Logyn…
F. Brunello: “Sì. Un’idea innovativa del nostro direttore responsabile. Volevamo un prodotto che mettesse in rete quanti operano o sono interessati al mondo dell’innovazione, non solo IT e ICT. Uno strumento per discutere e confrontarci come community su dove sta andando l’ “Italia delle tecnologie” rispetto al resto del mondo. In particolare nel secondo anno di pubblicazione, ci siamo soffermati molto sulle testimonianze aziendali, sulla loro cultura ed esperienza, per tracciare l’umore e l’andamento della innovazione Made in Italy. Persone note al mondo dei mass media in ogni numero supportano i pensieri dei titolari d’impresa: confutando idee e tesi con dati e studi di settore. Il periodico, spedito a imprese e istituzioni di tutto il Nord e Centro Italia, sta avendo sempre più riscontro, tant’è che in molti chiedono di poter acquistare spazi pubblicitari all’interno del magazine”.
G. Bellifemine: “Logyn è un progetto controtendenza: ormai gran parte della nostra vita personale e professionale è su web – lo siamo anche noi come azienda – che ha ritmi celeri. Eppure, quando Logyn è nato, ci piaceva l’idea di usare un mezzo cartaceo tradizionale per offrire al nostro pubblico un’esperienza informativa diversa, più lenta e che permettesse la corretta ‘elaborazione’ dei messaggi contenuti. L’idea del periodico nasce in un periodo peculiare, di passaggio aziendale: quindi una scelta forte e di rottura, forse, con il passato. Oggi viene considerato un valore aggiunto della nostra realtà aziendale e una nota distintiva rispetto ai competitor”.
Cosa significa fare comunicazione e marketing in un’azienda IT e ICT?
S. Cappellazzo: “La difficoltà maggiore riscontrata nel nostro settore è quella di riuscire a dare un volto a servizi e prodotti, che sono fortemente tecnici e difficoltosi da tradurre. Siamo un’azienda B2B e quindi ci concentriamo nel rafforzare la relazione con i clienti e partner. Insieme a Logyn, eventi, direct mail, newsletter e social sono i nostri principali strumenti di comunicazione”.
Quali competenze sono richieste per lavorare oggi in un ufficio marketing?
G. Bellifemine: “Fino a qualche anno fa nel marketing e nella comunicazione in generale veniva richiesta principalmente grande creatività. I mezzi a disposizione erano meno vari e soprattutto le attività meno misurabili. Oggi, assieme all’inventiva serve una buona e precisa conoscenza degli strumenti a disposizione – soprattutto quelli nuovi – e abilità nella misurazione dei risultati. La pianificazione strategica a monte delle attività è indispensabile ma non può sussistere senza prima fare un lavoro di analisi e calcolo: bisogna intercettare le tendenze e sapere dove il prospect cercherà noi e le nostre soluzioni, per poter adeguare azioni e messaggi ai segmenti di interesse. Ad ogni target il suo, insomma”.
Come si valutano i risultati di un buon lavoro di marketing?
S. Cappellazzo: “Oggi, grazie alla rete e a tecnologie di condivisione e tracciamento delle informazioni, è possibile verificare la validità di singole azioni di comunicazione e correggere eventualmente in corsa scelte non corrette. L’interpretazione di questi dati all’interno di un quadro complessivo consente di riconoscere quale strategia ha funzionato e quale no. Insomma, con le tecnologia degli ultimi anni anche la comunicazione è diventata un fattore di numeri”.
Il ruolo della comunicazione in un’azienda tecnica?
F. Brunello: “È un campo spesso sottovalutato, soprattutto in strutture – aziende come anche istituzioni – che lavorano su prodotti tecnici o su servizi. Eppure rendere questi ultimi comunicabili e, quindi, fruibili a vari pubblici permette di ampliare le possibilità di vendita dei commerciali, che spesso non riescono a raggiungere in contemporanea più target. Il mercato industriale è costituito in fin dei conti da individui o gruppi sociali che acquistano e che non sempre sono dotati della cultura tecnica necessaria a comprendere appieno la portata dell’acquisto. Eppure bisogna raggiungere anche loro, che spesso sono titolari d’azienda, che vanno accompagnati di fronte ad un investimento importante anche psicologicamente”.
Il futuro?
F. Brunello: “Ovviamente fare sempre di più e meglio. Siamo vicini a un nuovo step aziendale che comporterà dei cambiamenti anche dal punto di vista comunicativo. Stiamo lavorando per rinnovare ulteriormente la nostra immagine corporate. E chissà quali saranno le novità del 2015…”.