LA CRISI COME ACCELERATORE DEL CAMBIAMENTO NELLE IMPRESE

LA CRISI COME ACCELERATORE DEL CAMBIAMENTO NELLE IMPRESE

Dinamicità, volontà di investire in ricerca e sviluppo, attenzione ai nuovi mercati, capacità di fare rete: nella visione di Leonello Guidetti, direttore della Divisione Banca Popolare di Verona le aziende che, nonostante la difficile situazione economica, si muovono in queste direzioni possono farcela e cavalcare la ripresa.

Cosa pensa della situazione economica generale e quali saranno i futuri sviluppi secondo Lei?
Il contesto economico attuale sta ancora risentendo della crisi generale iniziata nel 2008. La durata di questo trend negativo ha purtroppo sorpreso un po’ tutti ma è innegabile che un tale shock sia stato un’ottima palestra per capire quanto il nostro sistema fosse sufficientemente forte e reattivo. Per il futuro rimango comunque ottimista e fiducioso perché credo nelle capacità di fare impresa dei nostri imprenditori e perché siamo consapevoli del ruolo determinante che le banche dovranno giocare in questa delicata partita.

Un commento sulla situazione locale: le imprese in questo periodo di crisi.
Le imprese risentono molto del momento di difficoltà generale. I consumi sul mercato interno sono crollati, con conseguenti ricadute negative sul fatturato delle diverse filiere produttive. Stanno meglio le imprese che possono fare affidamento sulle esportazioni. Il segnale positivo è che la situazione ha impresso un’accelerazione verso il cambiamento da parte delle imprese. Chi ha voluto stare sul mercato ha reagito, cercando di fare sistema, come le Reti d’impresa, un percorso che approviamo e che stimoliamo, grazie al quale si possono ottenere forti economie di scala, facilitazioni ad ottenere credito, maggiore forza nell’ingresso in nuovi mercati.

Vede un segnale di ripresa?
Sì, soprattutto per le aziende che hanno aperto il loro sguardo ai mercati esteri e non solo a quelli domestici.

In un periodo in cui si sente parlare spesso di stretta del credito, come opera il Vostro istituto rispetto alle imprese del territorio locale?
A livello di gruppo abbiamo fatto una scelta industriale chiara diminuendo progressivamente il nostro impegno verso il Large Corporate e tornando a focalizzare il nostro interesse in particolare sulle Pmi. Questo ha permesso di non ridurre gli impieghi complessivi. È altrettanto vero che, alla luce della situazione economico-finanziaria generale, il criterio di valutazione del merito creditizio è diventato più premiante per quelle aziende che stanno dimostrando dinamicità, volontà di investire in ricerca e sviluppo, attenzione ai nuovi mercati.

In particolare, qual è la politica dell’istituto verso i giovani?
Abbiamo da sempre una grande attenzione per i giovani. Finanziamo da molti anni gli studenti delle medie superiori più meritevoli e con le banche del territorio sosteniamo centinaia di borse di studio per gli studenti promossi con i voti migliori; mentre in ottica futura abbiamo promosso un concorso dedicato ai ragazzi in cui sono state premiate le idee più innovative per avviare una start up. Un’esperienza, quest’ultima, che ci ha confermato come i nostri ragazzi siano molto originali nelle idee, attenti al presente, sensibili ai potenziali cambiamenti, molto più di quanto si possa pensare.

Quali sono le strategie e le azioni della Banca Popolare di Verona per supportare i giovani in tutte le sfere, da quella personale a quella professionale, con uno sguardo in particolare alle condizioni esistenti per avviare un’attività imprenditoriale?
A livello di servizi è ovviamente un target di nostro interesse e proponiamo di conseguenza prodotti specifici sia per la raccolta sia per esigenze di credito. A livello imprenditoriale l’attenzione è sempre legata al progetto, alle competenze, e non ultimo all’entusiasmo che il potenziale giovane imprenditore fa emergere in sede di presentazione del progetto.

Avete in essere progetti o programmi a supporto della ricerca e dell’innovazione?
Riteniamo la Ricerca, lo Sviluppo e l’Innovazione il futuro delle nostre imprese, pertanto abbiamo studiato plafond ed iniziative mirate che premino gli imprenditori sensibili a questo tipo di strategia. È uno degli elementi cardine che ci permette di capire come l’azienda stessa vede il proprio futuro.

L’istituto e la responsabilità sociale d’impresa: i rapporti con il territorio e con le istituzioni del territorio.
Nell’attuale contesto sociale è indispensabile che le istituzioni si impegnino per la tutela dei più deboli, per incentivare tra i giovani l’impegno allo studio, la diffusione della cultura, che diventa sinonimo di ricchezza spirituale e libertà. La Banca Popolare di Verona è consapevole di questo ruolo, è lontana da modelli di business prettamente speculativi. Si identifica con una società composta da famiglie e piccola imprenditoria che chiede un rapporto più diretto, di prossimità. È una filosofia di tipo imprenditoriale e sociale che fa parte del nostro modo di essere. Il principio della sussidiarietà, della vicinanza al territorio, del rispetto delle tradizioni sono gli elementi nei quali continueremo ad identificarci.

Banca Popolare di Verona e ICT…
La tecnologia dell’informazione e della comunicazione è ormai una risorsa essenziale nell’ambito dell’organizzazione aziendale in generale, e bancaria in particolare. Il tipo di servizi che
offriamo sono indissolubilmente legati a questo tipo di “veicolo”. È nostro dovere garantire al cliente la massima sicurezza, puntuali informazioni ed il migliore dei servizi. È dunque, per il settore bancario, di fondamentale importanza mantenere alta l’attenzione agli aggiornamenti ed alle innovazioni che questo settore propone.