La BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA APRE LE PORTE ALLA TECNOLOGIA
La sicurezza prima di tutto, anche per i manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana. Infatti, il patrimonio mondiale di oltre 80.000 volumi, circa 40 milioni di pagine scritte, oggi presenti a Roma verrà digitalizzato per preservarne la memoria storica. È nel cuore del palazzo cinquecentesco, voluto da Papa Sisto IV, che finora sono stati conservati documenti come codici paleocristiani e manoscritti greci, arabi, persiani, copti, ebraici e così via, con una temperatura tra i 20 e i 21 gradi, e un tasso d’umidità tra 50 e 55.
È un passo importante perché la Biblioteca Apostolica Vaticana svela il proprio patrimonio raccolto nei secoli di storia universale all’azienda EMC, che in accordo con Dedanext, parte di Dedagroup ICT Network, sta portando a compimento l’elefantiaca operazione. Il progetto rientra nell’iniziativa denominata “Information Heritage Initiative”, nata con l’obiettivo di proteggere e preservare le informazioni a vantaggio delle future generazioni, e per renderle accessibili a livello globale in formato digitale a scopi di formazione e ricerca. “Proprio come nel passato le informazioni venivano preservate stampandole o affidandole ad amanuensi dalla grande arte, oggi EMC può gestirle e renderle disponibili con le proprie tecnologie – spiega così la scelta di EMC di aderire ad un così rilevante intervento Marco Fanizzi, Country Manager di EMC Italia – La collaborazione con la Biblioteca Apostolica Vaticana rappresenta per noi un progetto estremamente stimolante, che con la forza delle nostre tecnologie e l’ampia vision che ci contraddistingue, stiamo portando avanti con grande successo”. La Biblioteca Apostolica Vaticana è una delle istituzioni culturali più importanti del mondo con un immenso patrimonio documentale che spazia dalle scienze all’arte, fino alle lettere ed ovviamente alla cultura religiosa. Tra le opere che contiene, vi sono alcuni dei testi più rari esistenti al mondo, testimonianze uniche della storia della cultura umana.
La Biblioteca nacque grazie a Niccolò V, grande pontefice umanista appassionato di codici classici e cristiani, eletto nel 1447. La Vaticana fu poi costituita ufficialmente da papa Sisto IV con la bolla “Ad decorem militantis Ecclesiae” del 15 giugno 1475. Un tesoro che è cresciuto, poi, nei secoli. Infatti, come sottolinea Mons. Cesare Pasini, Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, “La Biblioteca Apostolica Vaticana raccoglie alcuni dei testi più antichi del mondo, che rappresentano di per sé un patrimonio inestimabile di storia e cultura. È molto importante che questi documenti vengano protetti in modo adeguato e al tempo stesso resi disponibili agli studiosi di tutto il mondo”.