Il melograno: un albero da frutta nel giardino aziendale
Ogni volta che inseriamo in giardino una nuova pianta, oppure compriamo un’orchidea da mettere nel nostro ufficio per rallegrare l’ambiente, facciamo un esperimento. La natura ci riserva sempre immense sorprese, non sappiamo mai con certezza come la nuova ospite si ambienterà. In questo numero parliamo di come potrebbe trovarsi nel giardino aziendale un albero da frutta, il melograno.
In Logyn trattiamo di giardini aziendali, per questo consiglio sempre piante autoctone che hanno meno problemi di sopravvivenza, gestione, e conseguentemente meno costi. Per il giardino di casa è un altro discorso: da sempre sistemo le piante difficili, o comunque con esigenze diverse da quelle ambientali del nostro Nord-Est, in vaso. Riesco così a far vivere bene e per molti anni i limoni, le gardenie, i cactus e altro. L’ultima arrivata è la Caesalpinia pulcherrima, una specie di acacia con dei bellissimi fiori arancione. Ho portato a casa qualche semino dall’ultimo viaggio in un paese tropicale, i semi sono germogliati e presentano delle belle foglioline. Lo terrò in vaso finché riesco a gestirlo poi vedremo, dipende da quanto crescerà!
Escludendo generi esotici e di complicata gestione, perché non provare a sperimentare in giardino aziendale un albero da frutto? Ho pensato a una specie che non ha bisogno di troppi trattamenti o concimazioni, ma che allo stesso tempo sia di ornamento al giardino, con fiori e frutti che ricordano i paesi del Sud: il melograno. Se abbiamo un angolo abbastanza riparato dal vento del Nord e ben esposto al sole, dove il terreno sia drenante senza ristagni di acqua, possiamo piantare il melograno. Esiste sia da fiore che da frutto, consiglio il secondo, che ci darà delle soddisfazioni in più. È una splendida pianta molto versatile come dimensioni, visto che non supera mediamente i quattro/cinque metri di altezza ma che possiamo gestire potandolo ad albero o a cespuglio. È rustica e poco esigente, se riparata dal vento supera senza danni minime invernali di -10. Ha un bel fogliame verde brillante, in primavera ci regala i fiori color arancione intenso; in questo periodo si stanno colorando i grossi frutti rotondi, che raccoglieremo in autunno quando il verde sarà stato completamente sostituito da giallo, oro e rosso. Se proprio vogliamo rinunciare alla bontà e ai benefici dei chicchi di melograno possiamo decidere di lasciarli sui rami d’inverno, serviranno da nutrimento agli uccellini. Al Nord Italia va piantato alla fine delle gelate invernali, preparando una buca un po’ più grande della zolla di terra con cui l’abbiamo comprato. Stiamo attenti che il collo della pianta mantenga la stessa posizione che aveva in vaso. Innaffiamo l’albero subito dopo averlo piantato per uniformare il terreno. Dopo l’impianto irrighiamo abbastanza spesso finché non vediamo le nuove foglie. Poi, se non piove, basterà ogni 7-10 giorni, a seconda del clima. Non ha grosse esigenze nutritive, una volta stabilizzato si può usare del concime durante il primo anno di crescita. È bene tenere pulita da erbacce e polloni la zona ai piedi della pianta.
Il melograno va potato a fine inverno, solo per contenimento, per dargli la forma scelta (a cespuglio o ad alberello). Stiamo attenti in questa operazione perché lo sviluppo di fiori e frutti avviene nella zona terminale dei rami. La pianta è a crescita lenta però è molto longeva, se la piantiamo nella posizione corretta e gli prestiamo le giuste cure può superare i 100 anni, farà compagnia alla nostra azienda per molto tempo!