Il fisco, con immaginazione
Noi commercialisti abbiamo spesso a che fare con due tipi di situazioni che possiamo definire creative: la prima è una “creatività passiva”, quella che subiamo sistematicamente dalle disposizioni previste dalle continue emanazioni di disposizioni fiscali come Decreti Milleproroghe, Leggi di Stabilità, Decreti Semplificazioni; la seconda è una creatività attiva (o positiva), quella necessaria ad ogni professionista per fornire al proprio cliente, sulla base di conoscenza ed esperienza, gli strumenti per raggiungere gli obiettivi aziendali.
CREATIVITÀ PASSIVA
Sull’Imposta Unica Comunale (IMU TASI TARI) sono già stati scritti fiumi di parole in merito al pasticcio creato con conseguente confusione per tutta la collettività; è quindi storia vecchia ma non dimenticata. Il recente decreto legislativo 21.11.2014 n. 175 cosiddetto “Decreto Semplificazioni” contiene disposizioni in materia di semplificazioni fiscali e dichiarazione dei redditi precompilata. Sulla base delle statistiche degli ultimi anni però, il 730 precompilato, almeno per quest’anno, dovrà esser quasi sempre integrato e/o modificato, pensiamo semplicemente alle detrazioni per spese sanitarie: quindi la semplificazione per ora è modesta e la dichiarazione precompilata sarà regolare soltanto per quanto riguarda il reddito trasmesso dal sostituto d’imposta e le quote di detrazioni (per ristrutturazioni, risparmio energetico, bonus mobili) in quanto già presenti nel precedente 730.
Anzi tale semplificazione genera nel contribuente solo confusione mentale e sostanziale, nel senso che questi dovrà affidarsi quasi sempre, al professionista (o CAF) per la verifica dei dati, per le modifiche e le integrazioni. Con la Legge di Stabilità è stato poi introdotto lo “Split payment” al fine di evitare l’omissione dei versamenti di IVA (incassata) da parte dei contribuenti. Con tale meccanismo vengono spaccati in due i pagamenti della Pubblica Amministrazione in quanto quest’ultima paga il fornitore solo per la parte imponibile, nel mentre l’IVA viene versata direttamente all’Erario dalla stessa P.A., creando un problema notevole ai contribuenti abitualmente a credito di IVA che si potranno trovare in crisi di liquidità.
Il tutto è già operativo dall’1.1.2015 ma la norma è sub judice in quanto la Corte di Giustizia Europea dovrà esprimersi sulla liceità del provvedimento: in caso di diniego dovrà tornare tutto come prima con confusione totale per il ripristino dello status quo ante. Alla faccia del tanto sbandierato rapporto di collaborazione tra contribuente ed Agenzia delle Entrate (vedi nel sito dell’A.E. “Progetto pilota Regime di adempimento collaborativo”). L’IRAP nel 2014 ha avuto un anno travagliato con un “tira e molla” dovuto, prima alla riduzione dell’aliquota ordinaria dal 3,9% al 3,5%, poi con la legge di Stabilità, all’abrogazione della norma agevolativa che ha ripristinato l’aliquota del 3,9%! A tal proposito viene in mente un vecchio professore che, quando interrogava un mio compagno di scuola, gli diceva “idee poche ma… confuse”: in questo caso invece le idee sono state troppe e sempre confuse!
CREATIVITÀ ATTIVA
Il ruolo del commercialista è quello di affiancare le aziende, accompagnandole nel perseguire gli obiettivi, obiettivi che normalmente sono condivisi. E siccome non c’è un’azienda uguale ad un’altra, non si può fare il “copia ed incolla”, ma bisogna creare il vestito su misura per ogni cliente, sia nel caso in cui il vestito sia richiesto dal cliente, sia nel caso in cui il vestito sia proposto dallo stesso professionista. E allora il commercialista dev’essere sempre aggiornatissimo, ma esser aggiornato non basta: per fare il vestito ci vuole anche un po’ di creatività, che non è, sia ben chiaro, la creatività del ragioniere della Parmalat, ma quel quid, diverso da persona a persona, necessario per trovare le soluzioni tecniche adeguate per raggiungere l’obiettivo. E qui la creatività dev’esser ben supportata da notevoli conoscenze sia fiscali, che societarie, che giuridiche.
Un esempio per tutti è rappresentato, nel caso delle operazioni straordinarie, dal Conferimento: questo trova spazio in più situazioni, anche in concorso con altri istituti giuridici, principalmente per il fatto che non comporta trasferimento di danaro. La cessione d’azienda, per la sua onerosità e rischio fiscale, in determinate situazioni può esser sostituita dal conferimento, fiscalmente individuato nell’art. 176 del TUIR. La cessione delle quote od azioni di controllo può esser convenientemente operata con il conferimento di partecipazioni/scambio di partecipazioni, previsto fiscalmente dall’art. 175 e 177 del TUIR. All’operazione straordinaria di scissione, in certe situazioni di corporate split, può esser preferito il conferimento di ramo d’azienda previsto dall’art. 176 del TUIR, con la possibilità di neutralità fiscale nel caso di continuità dei valori fiscalmente riconosciuti, ovvero con il pagamento di un’imposta sostitutiva ridotta, nel caso di emersione di maggiori valori.
Altri casi in cui il professionista deve pensare alle situazioni più disparate possono riguardare campi del diritto o dell’organizzazione aziendale con l’utilizzo delle proprie conoscenze ed approfondimenti che possano incrociarsi od affiancarsi a quelle di altri professionisti addetti ai lavori nel campo aziendale, quali avvocati, notai, consulenti del lavoro ed altri specialisti. E qui potrei concludere ma no, non ho finito: per poter affrontare bene queste sfide, bisogna avere degli spazi di mente libera; ognuno se riesce, deve gestirsela nel migliore dei modi, con quello che gli piace fare al di fuori del campo della professione, che sia la lettura, la pittura, l’attività sportiva, i viaggi o altro: cosa c’è di più bello di godersi una bella vacanza in un bel mare celeste? Nulla. So di qualcuno che preferisce unire un’attività sportiva al contatto con la natura, facendo quello che chiedono sia il corpo che la mente. E così spesso la montagna d’inverno risulta il suo habitat naturale, dove con un paio di sci lascia le scie sulla neve immacolata nei silenzi assoluti dei pendii più lontani e nascosti.