FONDERIE DI GHISA: COME RENDERE LA PRODUZIONE PIÙ FLESSIBILE
La sostituzione del sistema informativo è prima di tutto un cambiamento di natura culturale. Si rivedono processi di produzione e amministrazione collaudati ma spesso inefficienti, si modificano procedure e si introduce nelle aziende e tra gli utenti un nuovo strumento informatico. Di questo passaggio culturale parliamo raccontando il progetto ERP realizzato in Fonderie Pilenga e approfondendo l’argomento con Marco Muhlbauer, Responsabile pianificazione & CIO Analysis and planning management dell’azienda.
Fondata a Lallio (BG) nel 1959 dal sig. Baldassarre Pilenga e dalla moglie, Fonderie Pilenga Baldassarre & C. S.p.A. è una fonderia di ghisa che si caratterizza per la flessibilità e modernità della propria struttura e organizzazione. Al suo interno un team qualificato e focalizzato alla ricerca e allo sviluppo di nuove soluzioni tecniche composto da un organico di 150 persone che ogni giorno contribuiscono a fare di questa azienda una realtà specializzate e ben posizionata sul mercato: tra gli ambiti di interesse di Fonderie Pilenga quello trattoristico, automotive, pompe per agricoltura, riduttori, valvole, fumisteria ed arredo urbano sia in Ghisa Lamellare che in Ghisa Sferoidale.
È per consolidare questa posizione e ottimizzare i flussi di lavoro che l’azienda introduce il gestionale ERP Freeway® Skyline, con il quale oggi gestisce tutta l’area amministrativa, produttiva, della logistica e manutenzione. Freeway® Skyline è una soluzione ERP pensata e sviluppata da Eurosystem S.p.A. con l’obiettivo di supportare e innovare il modo di lavorare delle fonderie di ghisa. Tra le attività e i flussi più importanti supportati da Freeway® Skyline all’interno di Fonderie Pilenga ci sono la programmazione della produzione, l’acquisizione dati qualitativi dei processi produttivi da fonti esterne, e le analisi di assorbimento della ghisa.
In particolare, per quanto riguarda la programmazione della produzione, grazie al suo efficace motore di calcolo, Freeway® Skyline genera, a partire da ordini cliente, delle proposte di produzione che vengono visualizzate dal responsabile della pianificazione di Fonderie Pilenga e tengono conto di tutti i parametri produttivi caratteristici delle fonderie di ghisa: tipologia di lega, combinazione dei getti da produrre per placca, capacità produttiva della linea, stime su assorbimento ghisa per fascia oraria. La possibilità di valutare, modificare, riformulare il piano proposto consente un ampio margine di intervento al responsabile della programmazione che può sempre variare la proposta per migliorarla.
Freeway® Skyline consente di acquisire dati generati da fonti esterne, memorizzarli e archiviarli nel sistema affinché vengano automaticamente inseriti nei certificati di conformità. Tra le fonti esterne con cui il sistema si interfaccia per l’acquisizione dati ci sono: i quantometri per le informazioni sulla composizione chimica della ghisa, le sonde per la rilevazione delle temperature al forno e in linea, e i sistemi di radiografia per una più completa visione del prodotto finale.
La soluzione permette anche di stimare quotidianamente l’assorbimento di ghisa per fascia oraria durante la giornata lavorativa, in modo da fornire un’indicazione dell’andamento dei consumi e di conseguenza sul piano di ricarica dei forni. L’analisi previsionale viene poi aggiornata in tempo reale in funzione dell’andamento della produzione. Fondamentale nel progetto realizzato in Fonderie Pilenga è stata la collaborazione positiva che da subito si è creata tra l’azienda e il suo consulente Eurosystem S.p.A. Di questo parliamo con Marco Muhlbauer, Responsabile pianificazione & CIO Analysis and planning management di Fonderie Pilenga.
L’INTERAZIONE CLIENTE-CONSULENTE IN UN PROGETTO ERP
Intervista a Marco Muhlbauer, Responsabile pianificazione & CIO Analysis and planning management di Fonderie Pilenga.
Perché l’azienda ha deciso di cambiare sistema gestionale? Quali erano le problematiche più sentite?
Le motivazioni sono da ricercare in due fondamentali elementi: il primo legato all’obsolescenza del vecchio sistema, il secondo legato alla volontà di avere un gestionale integrato, ovvero che non si fermasse alla sola e pura lettura del dato, bensì che riuscisse a gestire l’interazione tra dati provenienti da ambiti diversi e che quindi fosse pensato e implementato sulla base dei flussi e non sulla staticità, elemento predominante del settore primario a cui Fonderie Pilenga appartiene.
Su quali processi e aree aziendali è stato introdotto il nuovo software gestionale?
Le aree aziendali di competenza sono fondamentalmente quelle produttive: oltre la fusione, il software supporta anche la fase di stampo dei prodotti, la sabbiatura e una parte della finitura con tutti i processi correlati, ad esempio il controllo qualità, la gestione dei magazzini e le spedizioni.
Come si è svolto il progetto? Attraverso quali fasi?
Dopo un primo audit da parte dei collaboratori di Eurosystem con relative interviste ai referenti di Fonderie Pilenga, supportati e supervisionati dai responsabili di sistema, si è deciso di sviluppare il progetto in 3 fasi. La prima legata alla informatizzazione dei flussi di gestione amministrativa, la seconda e terza a quella dei flussi produttivi e logistici, infine un’ultima integrazione legata al reparto manutenzione. La divisioni in fasi proposta e condivisa è stata molto importante perché ha permesso di affrontare argomenti separati per natura ma collegati per flusso.
Il cambio del gestionale comporta spesso un cambio nel modo di lavorare: cosa serve affinché il cambiamento venga recepito e assorbito correttamente?
Serve il coinvolgimento delle parti e l’analisi minuziosa di ogni possibile aspetto; servono da parte del cliente un’apertura mentale verso le richieste del consulente che a prima vista possono risultare difficili e, da parte del fornitore, la capacità di modulare e adattare aspetti puramente algoritmici – quindi statici – a realtà non sempre asetticamente codificabili. In parole povere il singolo dato, senza l’esperienza e la conoscenza del settore, che servono ad una sua corretta interpretazione, non è sufficiente; esattamente come l’esperienza, se non supportata da dati estrapolati e aggiornati correttamente e architetture fluide.
Credo inoltre che il continuo evolversi delle tecnologie porti le aziende ad una sorta di rivoluzione. Sono dell’avviso che, come l’avvento delle macchine ha sostituito buona parte della manodopera nella seconda metà dell’Ottocento e l’informatizzazione ha sostituito dagli anni ‘70 la vecchia modalità impiegatizia d’ufficio, così i nuovi sistemi gestionali sostituiranno sistemi più datati, manuali e slegati tra loro, come i famosi fogli excel che possono contenere imprecisioni e che ancora oggi, purtroppo, vengono utilizzati per fare valutazioni e, sulla base di queste, proporre scelte anche strategiche alle direzioni aziendali.
Come ha recepito Fonderie Pilenga il progetto di revisione del sistema informativo?
Come in tutte le realtà con degli alti e bassi. Ogni cambiamento porta “timore” iniziale. Credo di poter dire con tranquillità che dopo un periodo di test per l’ambito produttivo, i vari utenti – dal responsabile all’operaio sulle linee – monitorando e avendo una visibilità quotidiana su quanto un sistema integrato poteva fare, ne hanno tratto vantaggi e soprattutto hanno interagito in modo proattivo. A mio avviso è stato fondamentale il coinvolgimento non solo dei responsabili ma, con un po’ di fatica, anche del singolo operaio, laddove ce n’era bisogno. Questo è il tipo di sensibilizzazione corretto: cliente e fornitore devono capire che i sistemi gestionali a diversi livelli sono poi utilizzati da molteplici utenze che, solo se coinvolte, possono comprendere le logiche del progetto e far correttamente funzionare la soluzione.
Quali sono stati i vantaggi operativi apportati dal cambio gestionale?
I vantaggi oggettivi sono legati alla possibilità di visionare più dati a più livelli in modo aggiornato e di interagire con i medesimi al fine di simulare preventivamente azioni importanti, controllare a consuntivo i risultati e giorno dopo giorno ottimizzare sia il flusso per reparto che il flusso integrato per l’azienda.
Ad oggi quale direbbe essere il vantaggio principale apportato da questa evoluzione in Fonderie Pilenga?
Il mio parere personale è che sicuramente un sistema correttamente integrato rende liberi. Rende libero il responsabile di controllare in modo costruttivo le operazioni dei collaboratori, ma anche i collaboratori di verificare errori e anomalie in modo immediato; e infine, grazie agli strumenti di business intelligence integrati in Freeway® Skyline, rende libera la Direzione nelle scelte che, a volte e soprattutto in Italia, sono figlie di interazioni non documentate,dimostrabili e correttamente consuntivabili.