FERALPI: IMPRESA OLTRE IL BUSINESS CON UN BILANCIO RESPONSABILE

FERALPI: IMPRESA OLTRE IL BUSINESS CON UN BILANCIO RESPONSABILE

Il Gruppo Feralpi, impresa bresciana fondata nel ’68, è tra i leader sul mercato europeo nella produzione di tondo per cemento armato in barre e in rotoli, vergella, rete elettrosaldata e altri derivati. Ma soprattutto è una realtà siderurgica italiana con giudizio A+ del Global Report nel biennio 2009- 2010 per gli investimenti compiuti nell’efficientamento degli impianti e per quelli nella sicurezza dell’ambiente. A raccontarcela è Isabella Manfredi, CSR Manager del Gruppo.

Cosa significa oggigiorno, per un’azienda, la Responsabilità Sociale d’Impresa?
Si tratta, innanzitutto, di una cultura acquisita a beneficio dell’impresa e della Comunità in cui è inserita. Nel nostro caso parliamo di un percorso formativo nato nel 2004, ma che ha radici nel DNA della famiglia titolare. Nel 2005, infatti, è entrato formalmente nella nostra compagine la figura del CSR (Corporate Social Responsability) manager, che ci aveva accompagnato in precedenza nell’iter formativo e che ha portato nello stesso anno la prima rendicontazione ufficiale di sostenibilità per il triennio 2002-2004. Da allora è stato formalizzato un piano sistematico di CSR con molteplici azioni e progetti rivolti ai nostri stakeholder, a partire dai dipendenti e dalla Comunità territoriale. La CSR comunque si lega intimamente all’identità e alla visione dell’impresa, il cui fondatore aveva come motto “produrre e crescere nel rispetto dell’uomo”. Da questo punto di vista Gruppo Feralpi è stato tra i precursori nell’adozione di una politica di CSR, rendicontata da ormai dieci anni con cinque Bilanci di Sostenibilità. Ci tengo a sottolineare che l’impresa è una family company, ed ha sempre agito in favore del bene comune senza propagandare. Ad oggi importanti sono gli investimenti fatti sul territorio, soprattutto per iniziative dedicate ai giovani. E nonostante i pesanti effetti della difficile congiuntura sui conti aziendali la strategia non è cambiata, puntando su quei valori – il benessere dei dipendenti e della Comunità, l’innovazione tecnologica, l’efficientamento degli impianti in favore dell’impatto ambientale – che diventano fattore competitivo di lungo periodo.

CSR per favorire l’inclusione sociale: quanto può pesare l’operato sociale di un’impresa sul rapporto con il consumatore?
La politica che il Gruppo Feralpi ha sempre promosso mira a favorire l’armonia fra gli individui, il benessere economico, l’innovazione tecnologica e l’ambiente. In particolare l’attenzione è sempre stata rivolta all’interscambio con il territorio, che il Gruppo persegue come asset di sviluppo. Infatti, abbiamo costruito e sviluppato negli anni un canale di dialogo e trasparenza nei confronti della Comunità di riferimento, coinvolgendola e rendendola consapevole rispetto alle attività che facciamo. Inoltre, da sempre l’azienda sta a fianco delle tante realtà no profit e fondazioni presenti, così da sviluppare una sinergia di intenti a favore della diffusione della cultura, del rispetto per l’ambiente, della socialità e della solidarietà.
E i benefici sono per tutti!

L’impresa è sempre più col piede saldo sul territorio di appartenenza, ma con lo sguardo rivolto lontano oltre confine…
Il rapporto con il territorio è buono e duraturo. Nel 2008 abbiamo celebrato i 40 anni della fondazione organizzando l’open day “Benvenuti in fabbrica”. Hanno partecipato 8mila persone prendendo parte a visite guidate ed eventi collaterali (concerti, spettacoli e mostre): di fatto, un villaggio di attività creato assieme alle associazioni partner dell’azienda. La relazione creata, seria e trasparente, va al di là degli eventi congiunturali economici occorsi negli ultimi anni. Eppure, c’è voluto tempo per concretizzare il legame: questa cultura ha attecchito pian pianino.

Ci parli dei progetti in atto, come “Verso Zero Infortuni”: quando è nato? Che risultati ha portato?
Nel 2012 le denunce all’Inail per infortuni e morti sul lavoro sono state 654mila. In quell’anno è nato il progetto “Verso Zero Infortuni”, testato inizialmente per un anno nelle Acciaierie di Calvisano e poi riproposto per l’anno successivo in Feralpi Siderurgica, entrambe aziende del Gruppo. Ora siamo in una fase di mantenimento. I risultati: dopo l’attivazione del progetto è stata registrata una minore incidenza degli infortuni, sia per quanto riguarda la frequenza che la gravità. Questi dati ci hanno resi ottimisti sul progetto, che tra l’altro ha vinto il Sodalitas Social Award nella Categoria “Valorizzazione della Persona e protezione del Lavoro”. Di fatto il progetto è nato per minimizzare il rischio di infortuni all’interno dell’acciaieria e stimolare il senso di responsabilità di ciascun dipendente, riportandolo a una dimensione di team, dove ognuno si fa carico anche della sicurezza altrui. È stata introdotta la figura interna del “Safety Tutor”, eletto direttamente dai dipendenti, il quale affianca il responsabile del reparto incentivando la cultura della sicurezza e favorendo la diffusione e trasversalità della conoscenza. I 13 Safety Tutor presenti attualmente dal lunedì alla domenica su ogni turno di lavoro sono affiancati dalla figura dell’“Animatore”, che facilita le attività non solo durante la formazione in aula ma soprattutto durante le fasi di organizzazione e realizzazione, combattendo lo scetticismo o la scarsa propensione al cambiamento. Grazie al coinvolgimento e alla soddisfazione dei lavoratori l’azienda ha rilevato un radicale calo del numero di infortuni: da 7 nel 2010 a 6 nel 2011, a 1 nel 2012.

Chi sono i beneficiari del progetto?
Innanzitutto i dipendenti di Acciaierie di Calvisano. Il processo ha coinvolto tutti i 122 dipendenti, o durante il contratto di solidarietà o in orario extra lavorativo. Ma il progetto potrebbe avere ricadute positive anche su altre aziende simili, ampliando così il suo raggio di azione sul territorio.

Esistono altri progetti di CSR?
Il progetto WHP, sviluppato nell’ambito dell’European Network for Workplace Health Promotion, la Rete Europea per la Promozione della Salute nei luoghi di lavoro. L’iniziativa propone, attraverso la collaborazione tra aziende e Asl territoriali, lo sviluppo di attività che possano incidere sul miglioramento delle condizioni di salute della popolazione lavorativa. L’obiettivo è quello di creare una rete di aziende lombarde che si impegnino in progetti di promozione della salute. Tutte le aziende del Gruppo Feralpi hanno aderito alla rete regionale: Rete WHP Lombardia. Il progetto promuove una corretta alimentazione, il contrasto al fumo di tabacco, all’alcol e alle sostanze, l’attività fisica, la sicurezza stradale e mobilità sostenibile, infine la promozione del benessere personale e sociale.

Come sta andando il vostro settore in questo particolare periodo storico?
Il comparto siderurgico sta attraversando anni di profonda trasformazione per un generalizzato calo della domanda innescato dalla crisi globale. In Italia, nel 2013 la produzione è calata dell’11,6% a 24 milioni di tonnellate (dati Federacciai). Per Feralpi, il 2013 ha visto un mercato nazionale stagnante. Tuttavia, il livello complessivo di produttività è stato mantenuto su quantitativi ottimali grazie tanto al trend positivo delle esportazioni, soprattutto in Nord Africa, quanto ai risultati della controllata tedesca Feralpi Stahl che si conferma di rilevanza strategica per il posizionamento di mercato. Inoltre, la volontà di investire per intercettare la domanda estera è testimoniata anche dalla nascita di Feralpi Algérie.