ERICSSON – 5G: LA NUOVA FRONTIERA PER UN’AZIENDA PIÙ COMPETITIVA

ERICSSON – 5G: LA NUOVA FRONTIERA PER UN’AZIENDA PIÙ COMPETITIVA

Impatterà su energia, produzione, sicurezza, sanità, trasporti, automotive, finanza, retail e agricoltura.

Ericsson reinveste il 18,4% dei ricavi annuali in Ricerca e Sviluppo. Nel 2015 ha cominciato a lavorare sul 5G e oggi è una realtà che sta muovendo i primi passi commerciali. Le aziende italiane stanno dimostrando interesse verso la nuova tecnologia, in quanto permetterà loro di accelerare la trasformazione digitale, dare vita a nuove efficienze nei processi produttivi e lanciare nuove applicazioni e servizi sul mercato.

Già nel 2015, quando ancora si parlava di 4G, Ericsson è stata la prima azienda ad avviare in Italia attività di ricerca sul 5G siglando un accordo con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Come è nata questa intuizione e quale è stato il primo progetto realizzato?
Ericsson e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa hanno alle spalle una lunga storia di collaborazioni di successo. Nel 2015 abbiamo avviato delle attività di ricerca sul 5G per studiare e progettare prototipi di componenti, moduli e sottosistemi fotonici innovativi. Questo progetto è nato dalla necessità di garantire una continua evoluzione delle tecnologie ottiche per le infrastrutture di rete, in modo che possano abilitare comunicazioni economicamente vantaggiose, affidabili, ad alta capacità e a bassa latenza. Con l’arrivo del 5G, infatti, si prevede che entro il 2024 verranno attivati 1,9 miliardi di abbonamenti 5G a livello mondiale (fonte: Ericsson Mobility Report 2019) e parallelamente ci sarà l’introduzione di nuovi servizi sia per i consumatori che per le industrie. Sono di successo anche le collaborazioni messe in campo dagli altri due centri di Ricerca e Sviluppo di Ericsson in Italia. A Genova e Pagani lavoriamo infatti da anni con le università e i centri di ricerca del territorio, attraendo i migliori talenti e contribuendo alla progettazione di soluzioni hardware e software che sono usate dagli operatori mobili di tutto il mondo.

In cosa consiste il progetto “5G for Italy”?
Il progetto “5G for Italy”, lanciato da TIM ed Ericsson nel 2016, si pone l’obiettivo di creare un ecosistema aperto per la ricerca e la realizzazione di progetti innovativi abilitati dalla tecnologia 5G, al fine di accelerare la digitalizzazione del Paese. Si tratta della prima iniziativa di questo tipo lanciata in Italia e tra le prime al mondo. Intende aggregare industrie, istituzioni, università, centri di ricerca, amministrazioni locali, piccole e medie imprese per sviluppare e testare nuovi servizi e progetti pilota che si avvalgono della tecnologia 5G. Il progetto è un’opportunità per sfruttare le prestazioni della tecnologia 5G a supporto di nuove applicazioni future che avranno un impatto positivo sia per le industrie sia per i consumatori. Sono stati già realizzati progetti che riguardano sistemi di sicurezza, processi produttivi automatizzati, soluzioni per la mobilità di merci nei porti, guida di auto da remoto, telemonitoraggio dei parametri sanitari dei pazienti, abilitazione di video immersivi e casi avanzati di mobile cloud robotics per l’industria 4.0.

Quali sono i campi di applicazione del 5G su cui state lavorando? Un esempio pratico?
La digitalizzazione sta guidando il cambiamento del mondo intorno a noi. Tutte le nuove tecnologie hanno un impatto sul modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo. I servizi di nuova generazione abilitati dal 5G avranno un ruolo chiave nell’accelerazione di questo processo e influenzeranno positivamente una varietà di settori che vanno dall’energia ai servizi, dalla produzione alla sicurezza, passando per sanità, trasporti, media, automotive, finanza, retail e agricoltura. Un esempio pratico in Italia è rappresentato dalle sperimentazioni che stiamo svolgendo a Genova per il monitoraggio del territorio con droni e veicoli di tipo rover guidati da remoto, sperimentati di recente anche dal Presidente del Consiglio  Giuseppe Conte durante la sua visita al nostro centro di Ricerca e Sviluppo.

Con la tecnologia Ericsson, Tim e Qualcomm hanno realizzato un prototipo di smartphone per la prima video chiamata 5G in Europa con modalità New Radio. Quali sono le differenze rispetto alla videochiamata in 4G?
Circa un anno fa, con TIM e Qualcomm abbiamo effettuato la prima video chiamata 5G in Europa, in modalità “New Radio” su banda millimetrica. Ben prima della disponibilità dei primi dispositivi 5G commerciali, è stato un passo fondamentale verso l’implementazione del 5G, confermando con orgoglio il ruolo primario dell’Italia, Paese dove siamo presenti da 101 anni.

Tra i primi al mondo, insieme a Tim, state sperimentando la tecnologia cloud native per accelerare lo sviluppo del 5G. Di cosa si tratta?
Ancora una volta insieme a TIM, abbiamo testato per primi la core network 5G cloud native. Questo risultato consente di adottare soluzioni per una gestione operativa avanzata della rete e di implementare i principi più innovativi delle architetture software nell’ambito delle reti mobili di nuova generazione. I test, condotti con successo, rappresentano un passo fondamentale per lo sviluppo dei nuovi servizi 5G – consentendo di ottimizzare risorse di rete in modo dinamico, immediato e automatico, al fine di assicurare l’alta qualità del servizio richiesto – e dimostrano che siamo pronti alla sfida in termini di velocità e flessibilità della rete. La nostra partnership strategica con TIM prosegue con successo grazie alla tecnologia all’avanguardia e al lavoro di squadra.

Aziende italiane e 5G: come vede lei questo rapporto?
Bassa latenza, maggiori velocità, alta affidabilità e sicurezza, possibilità di connettere milioni di oggetti e sensori a bassa energia per chilometro quadrato sono tra le caratteristiche principali del 5G. Le aziende italiane stanno dimostrando interesse verso la nuova tecnologia, in quanto permetterà loro di accelerare la trasformazione digitale, dare vita a nuove efficienze nei processi produttivi e lanciare nuove applicazioni e servizi sul mercato. Abbracciare questa tecnologia prima di altre aziende potrebbe voler dire acquisire un vantaggio competitivo sul mercato nazionale e globale.

Avete dimostrato la capacità di vedere oltre la tecnologia attuale. Seguendo questa direzione, ci rivela qualche idea che avete in mente per i progetti dei prossimi 5 anni?
Ericsson è un’azienda all’avanguardia che ha sempre guidato lo sviluppo delle nuove tecnologie. Con il 18,4% dei ricavi annuali reinvestito in Ricerca e Sviluppo abbiamo sempre uno sguardo rivolto al futuro. Nei prossimi cinque anni sicuramente lavoreremo all’evoluzione del 5G, che sta muovendo ora i primi passi commerciali, ma in alcuni dei nostri centri di Ricerca e Sviluppo già si lavorerà alla prossima generazione di reti mobili.

FRANCESCO SACCO – LA CONNESSIONE 5G RENDERÀ LA VITA PIÙ FACILE?

Un’altra piccola grande rivoluzione è in atto: il 5G. Sarà solo un 4G più veloce o dobbiamo aspettarci di più?
Non è un’evoluzione del 4G, ma una rivoluzione. È la risposta della tecnologia alla crisi dovuta all’insostenibile successo degli smartphone, che ormai hanno tutti e sono dappertutto, ma anche per permettere la diffusione dell’Internet of Things (IoT). I settori e gli usi di applicazione saranno infiniti perché fino al 4G le reti mobili erano pensate per soddisfare le esigenze di un nascente mercato di massa ma, al contrario, il 5G è stato progettato per servire una somma di mercati verticali con esigenze molto diverse, anche in contrasto tra di loro.

I cambiamenti saranno inevitabili sia per le aziende che per i cittadini. Iniziamo dalla vita di una persona comune…
Appena accendiamo lo smartphone riceveremo un aggiornamento sulle ultime notizie e sullo stato del traffico che ci diranno con grande precisione a che ora uscire per arrivare in tempo in ufficio. In ufficio ci basterà parlare per dettare le risposte ai messaggi ricevuti, mentre l’intelligenza artificiale del nostro assistente personale analizzerà le nostre prestazioni in palestra durante la pausa pranzo e ci darà indicazioni per il pranzo. Sulla strada del ritorno a casa, dopo una veloce videochiamata in alta fedeltà ai bambini, potremmo goderci un attimo di relax guardando qualcosa con video e audio immersivo, mentre forno e frigorifero si coordinano per preparare la cena, dal momento che sanno che stiamo rientrando. Il mondo intorno a noi diventerà più intelligente cosicché la nostra vita possa diventare migliore e più semplice.

E per le aziende invece?
Veicoli connessi, ovunque impianti che aggiornano automaticamente il proprio piano di manutenzione, sistemi produttivi totalmente integrati, ospedali sburocratizzati dove i medici operano anche utilizzando robot, turisti che prima di arrivare a destinazione ricevono nella loro lingua tutti gli eventi del giorno ordinati per distanza dall’albergo. Ma questi sono solo esempi. Non è veramente possibile raccontare tutto quello che il 5G permetterà di fare. Soprattutto perché le cose più interessanti sono ancora da immaginare prima ancora che da realizzare.

Quali sono i limiti di questa tecnologia?
Sono delle reti infinitamente più complesse di quelle del passato: pervasive, disponibili ovunque e in qualsiasi momento, per qualsiasi oggetto o soggetto. Ma questa è anche una vulnerabilità. Quindi, la sicurezza delle reti 5G diventerà ancora più importante di quanto non lo sia già oggi. E l’unica cosa che non potremmo più permetterci è che la loro integrità possa essere in qualche modo violata.