Emc: l’innovativo futuro della tecnologia

Emc: l’innovativo futuro della tecnologia

Nel colloquio il giovane Country Manager Marco Fanizzi ci ha parlato dell’azienda, della sua mission e dei valori che la rendono non solo all’avanguardia ma anche un punto di riferimento nel panorama internazionale. Attenzione alla cultura della tecnologia e all’eccellenza, e soprattutto alla sicurezza.

EMC, azienda di tecnologia leader nelle soluzioni di gestione, archiviazione e protezione dei dati, opera in Italia dal 1987, con il supporto di circa 500 professionisti.

Marco Fanizzi, 44 anni e il ruolo di Country Manager Italia EMC. Ci racconta di lei?
Arrivo in EMC Italia circa 3 anni fa, dopo importanti esperienze in altre aziende, con il compito di guidare la divisione Finance&Insurance di EMC Italia. Dopo circa un anno e mezzo, mi viene offerta un’importante possibilità di crescita arrivando a ricoprire, nel settembre del 2011, il ruolo di Country Manager, con il compito di guidare la crescita dell’azienda che sempre più gioca un ruolo di primo piano nella gestione delle infrastrutture informative, puntando su Big Data e cloud computing. Mi ritengo fortunato perché ho avuto la possibilità di essere formato nell’azienda che avevo scelto e dalla quale ero stato scelto e accedere a una promozione prestigiosa. In questo ruolo ho lavorato dando un forte impulso allo sviluppo di una politica aziendale che ponesse al centro dell’attenzione il cliente a tutti i livelli: a partire dalla vendita e prevendita, fino ai nostri customer service, ai servizi professionali, e al marketing. I nostri sforzi, uniti all’impegno, ci hanno permesso di crescere ancor più e consolidare l’immagine dell’azienda. Il mio stesso percorso professionale, probabilmente, è servito anche come modello: abbiamo promosso circa 20 nuovi manager negli ultimi due anni e mezzo e il 75% di questi sono persone interne. Possiamo dire che EMC Italia investe sui giovani e sul Paese.

EMC è anche Responsabilità Sociale d’impresa per il Paese in cui vive…
La nostra “italianità” è sottolineata anche dagli investimenti che vengono fatti, laddove possibile, a supporto di infrastrutture, società e istituzioni, promuovendo inoltre iniziative locali di valore culturale e artistico attraverso i nostri eventi. Tra i numerosi esempi che potrei citare, abbiamo in essere un progetto particolare con il centro ELIS tra i cui obiettivi figurano la formazione, l’incontro tra imprese e studenti e l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Abbiamo aderito al progetto proprio per mettere a servizio degli studenti le nostre competenze, il know-how e l’ormai trentennale esperienza nel settore.

EMC e la cultura della tecnologia: che rapporto?
Noi siamo una società di tecnologia. Basti pensare che investiamo in R&D circa il 12% del fatturato mondiale e le acquisizioni – ad oggi oltre 70 – sono tutte orientate allo sviluppo di nuove tecnologie. C’è quindi nel nostro DNA, da sempre, la ricerca di tecnologia avanzata. Con oltre 30 anni di storia a livello mondiale siamo stati precursori in diversi ambiti, impiegati nel vasto ed eterogeneo mondo di aziende enterprise come banche, assicurazioni, imprese di telecomunicazioni e non solo. A loro abbiamo fornito tecnologia e tutto ciò che attiene alla sicurezza e alla gestione del dato. E una caratteristica della nostra vision – attenzione alla cultura della tecnologia e dell’eccellenza – è sottolineata dall’acquisizione fatta nel 2004 di VMware, all’epoca una società di virtualizzazione di server, tecnologia vista dalla maggior parte dei vendor come qualcosa di possibile ma non come qualcosa di concreto e reale. Perché 10 anni fa la virtualizzazione del dato era forse considerato un “gioco”, oggi al contrario i server virtuali hanno più mercato di quelli fisici.

L’IT Transformation delle imprese italiane: quali gli step per l’innovazione? Esistono dei freni?
In Italia dobbiamo confrontarci con una situazione economica che non rende così semplice il processo di trasformazione dell’IT. Ma è anche vero che il nostro è un popolo che proprio nei momenti del bisogno è in grado di tirare fuori le migliori risorse. E in generale, come la storia insegna, il Paese è sempre stato davanti a tutti dal punto di vista della capacità, della creatività e dell’inventiva. Pensiamo alla moda, al design, alla motoristica solo per citarne alcuni. La prima carta prepagata della telefonia è stata inventata da Omnitel Italia. Abbiamo sempre lanciato dei trend. Ora, le aziende italiane stanno cercando nuovi modelli di business e nuove frontiere, e quelle imprese che hanno avuto la capacità di investire verso l’estero, ad esempio, al momento sono più solide e dal punto di vista tecnologico anche più dotate. Questo perché devono far fronte a mercati diversi.