Editoriale – numero 3
di Gian Nello Piccoli
L’attuale contesto economico, in rapida e continua evoluzione, costringe le aziende a operare in presenza di livelli crescenti di competitività e complessità. Per mantenere posizioni concorrenziali e sostenere il business – con obiettivi raggiungibili a costi contenuti – le imprese dovrebbero cambiare “cultura” e fare propria la necessità di innovare non solo i prodotti ma anche i processi. Le architetture tecnologiche, se ben utilizzate e implementate, sono di fondamentale supporto perché facilitano la flessibilità di cui le aziende necessitano per differenziarsi sul mercato.
I player che operano sul mercato delle infrastrutture informatiche e dei sistemi gestionali negli anni hanno evoluto le risposte, segmentato l’offerta e gli strumenti, innovato le strategie commerciali, di fatto abilitando le imprese a fare quel passo avanti fondamentale per la crescita. Anche se, ad oggi, non tutte le imprese – soprattutto le PMI – di fronte a scelte tecnologiche e di partnership hanno ben chiari i criteri e le metodologie per decidere e misurare poi le performance.
Proprio per offrire un quadro generale a questo contesto mutato, nel nuovo numero di Logyn, abbiamo deciso di parlare di sistemi informativi – come gli ERP – e modelli culturali, offrendo una visione per quanto possibile differenziata. Non ci permettiamo di dare la “chiave di volta”, ma vogliamo contribuire a offrire utili spunti di riflessione in base anche alla nostra esperienza maturata nel tempo…
Una nuova occasione di confronto su come “gestire le complessità aziendali” derivanti dalla crescita interna e dal rinnovato contesto esterno, attraverso la scelta di strumenti che spesso impongono di innovare lo stato culturale di un’azienda, prima ancora del prodotto.