Cucchi BLT:  migliorare le prestazioni virtualizzando le workstation

Cucchi BLT: migliorare le prestazioni virtualizzando le workstation

Cucchi BLT, tra i primi produttori europei di caricatori automatici di barre, ha affidato a Eurosystem un progetto di virtualizzazione delle workstation. Ad oggi, l’azienda gestisce da un unico datacenter 12 workstation CAD, ha ridotto i costi di gestione delle macchine e migliorato i livelli di collaborazione e flessibilità nel proprio reparto tecnico.

Sono gli anni ‘70 e nell’antico borgo di Bussero, alla periferia della provincia milanese, nasce una piccola eccellenza manifatturiera italiana, specializzata nella produzione di caricatori automatici di barre e destinata a brillare come Pietro Cucchi Spa. In 40 anni di studio, vissuto e specializzazione, la realtà a carattere familiare della Martesana spicca il volo, conquistando buona parte del mercato italiano ed estero e negli anni ‘90, quelli del boom economico, lo stabilimento di Bussero arriva a produrre 40-50 caricatori al mese.
Poi la crisi, che non risparmia nessuno, e la rinascita: nel 2013, la storica Pietro Cucchi SpA viene acquisita da uno dei suoi principali clienti, Tajmac MTM S.p.A., un gruppo multinazionale produttore di torni automatici plurimandrino, torni a fantina mobile e centri di lavoro. Nasce così Cucchi BLT Srl mettendo insieme tradizione e una nuova forza finanziaria e organizzativa che regala all’azienda una seconda giovinezza all’insegna dell’autonomia e della continuità. Nel giro di due anni la società vede cambiare le proprie sorti: pur mantenendo gran parte del personale, il know how e l’esperienza accumulata da Pietro Cucchi SpA, la nuova realtà cambia sede passando da Bussero a Cinisello Balsamo e amplia la propria gamma di prodotti.

Oggi Cucchi BLT è tra i primi produttori europei di caricatori automatici di barre: questi sistemi consentono di incrementare notevolmente la produttività dei torni plurimandrino e monomandrino e vengono per questo utilizzati dai maggiori produttori mondiali per garantire più sicurezza e continuità nel ciclo produttivo. Con due sedi proprie, in Italia e Germania, oltre alle aziende del gruppo, Cucchi BLT rivende i propri caricatori in tutto il mondo.

“Il progetto tecnologico avviato con Eurosystem – commenta Edoardo Cattaneo, AD di Cucchi BLT – nasce sotto il segno di una nuova era aziendale. Nell’ambito della riorganizzazione interna seguita al processo di acquisizione eravamo alla ricerca di un gestionale specifico per aziende che, come la nostra, producono a commessa. Eurosystem ci ha proposto una soluzione software proprietaria che si adattava molto bene alle nostre esigenze: convinti dalla serietà e competenza che il partner ci ha trasmesso, abbiamo scelto il loro ERP e questa collaborazione è stata il punto di partenza per un progetto di più ampio respiro che ha coinvolto tutta l’infrastruttura informatica”.

Oltre 40 dipendenti, 8 figure tecniche tra progettisti CAD ed elettronici, più di 100 caricatori realizzati e oltre 50 revisionati all’anno: la svolta industriale di Cucchi BLT Srl conserva e valorizza quella che era la caratteristica distintiva dell’azienda originaria, realizzare solo soluzioni all’avanguardia, estremamente sofisticate e personalizzate per il cliente.

“L’idea di avviare un progetto di virtualizzazione delle workstation è nata da una sfida personale che nutrivo da tempo – spiega Cattaneo – L’ufficio tecnico è il cuore pulsante di Cucchi BLT: lì nascono le prime bozze dei nostri disegni e prendono forma i progetti più innovativi. A partire dal 2013 abbiamo dato ancora più attenzione a questo reparto assumendo un nuovo direttore e un nuovo responsabile del software. Ma, oltre a riorganizzare, il nostro obiettivo era potenziare la produttività di quest’area. Da qui l’idea di un progetto tecnologico che ci supportasse: virtualizzare le workstation per consentire ai progettisti di lavorare in modo più efficiente e flessibile, e soprattutto con maggiori garanzie di sicurezza e protezione dei nostri dati sensibili”.

“Le workstation sono postazioni di lavoro molto particolari – commenta Stefano Risatti, responsabile del progetto tecnico per Eurosystem Spa – macchine che devono eseguire applicazioni grafiche ad alto consumo di risorse e che per questo ‘stressano’ CPU, RAM e DISCHI maggiormente rispetto ai workload che possono essere eseguiti quotidianamente su un PC tradizionale. Inoltre, all’interno delle workstation vengono utilizzate schede video progettate appositamente per supportare programmi grafici professionali, come i software CAD. Non tutti i prodotti di virtualizzazione disponibili oggi sul mercato offrono la tecnologia adatta a virtualizzare queste macchine e a erogarle in maniera centralizzata all’interno di un unico datacenter; e questo ha reso l’approccio al progetto una sfida ancora più interessante. Al termine di un’approfondita analisi, abbiamo individuato in Citrix XenDesktop e in Citrix XenServer il connubio perfetto per rispondere al meglio alle esigenze di innovazione del cliente”.

Citrix XenServer è una piattaforma di virtualizzazione progettata per gestire i carichi di lavoro specifici dei desktop e delle workstation virtualizzate senza sacrificarne le performance o l’affidabilità. Citrix XenDesktop, invece, automatizza tutte le operazioni di gestione dei PC virtuali e delle applicazioni, ma soprattutto permette di accedervi da remoto da qualsiasi tipo di dispositivo (anche tablet o smartphone) garantendo all’utente la stessa user experience di una postazione di lavoro tradizionale. Inoltre, grazie a tutta una serie di policy integrate nativamente nel prodotto, è possibile proteggere le risorse e il know how dell’azienda da possibili “furti”, garantendo al contempo il rispetto degli standard di conformità alle normative.

“L’obiettivo del cliente – aggiunge Risatti – era fornire ai propri tecnici un accesso da remoto, sicuro e agile, a potenti workstation CAD virtualizzate: integrando Citrix XenDesktop e XenServer con la sheda Nvidia GRID K2, abbiamo messo a disposizione di Cucchi BLT una capacità di elaborazione propria di una workstation grafica sfruttando però tutti i benefici della virtualizzazione. L’introduzione di XenDesktop, accelerato dalla scheda GRID K2, ha permesso di centralizzare le workstation all’interno di un unico datacenter che esegue i desktop virtuali come fossero un servizio, aumentando cosi l’affidabilità e la protezione delle informazioni prodotte, e di controllare i crescenti costi dei cicli annuali di aggiornamento dei PC e delle workstation mediante la gestione e la distribuzione centralizzata di applicazioni e desktop virtuali”.

Oggi Cucchi BLT non ha più bisogno di una workstation professionale per ogni utente né di distribuire e supportare i software a livello locale ma, attraverso un unico server, l’azienda gestisce 12 desktop virtuali permettendo l’accesso a propri tecnici a prescindere dalla sede in cui operano.

“Il progetto ha rivoluzionato il modo di lavorare del nostro reparto tecnico – aggiunge Cattaneo – Abbiamo innalzato i livelli di collaborazione e allo stesso tempo di protezione dei nostri sistemi: oggi i nostri progettisti non condividono più i file tramite email o spedizione delle stampe e non li archiviano sulla memoria locale, ma accedono ad un unico repository dove visualizzano i propri progetti e quelli dei colleghi, apportano modifiche o approvano bozze. La virtualizzazione ci consente inoltre di archiviare le release dei software professionali con cui progettiamo e di riutilizzare queste stesse release più in là negli anni per aprire file più datati, cosa che prima non era possibile e ci costringeva ad utilizzare programmi di conversione che non generavano sempre risultati corretti. Infine, i costi: tutte le spese di provisining e di aggiornamento delle macchine si sono ridotte notevolmente trattandosi della gestione di un solo server anziché di 12 workstation”. La virtualizzazione delle workstation era considerata fino a poco tempo fa una sfida dagli esiti incerti ma grazie alla consulenza di Eurosystem e all’integrazione tra le tecnologie Citrix e NVIDIA, Cucchi BLT ha potuto elevare notevolmente il livello di efficienza e controllo del proprio reparto tecnico, offrendo un esempio di innovazione ed eccellenza che contraddistingue la società non solo nella presentazione della propria offerta sul mercato ma anche nell’approccio all’evoluzione e al miglioramento dei processi interni.

“Il progetto – conclude Cattaneo – è in fase di conclusione ma ci riteniamo molto soddisfatti. Al momento si tratta di un programma pilota che, sulla scia delle ottime premesse e di risultati che andremo a definire meglio nei prossimi mesi, potremmo valutare di estendere il progetto anche a Tajmac ZPS a Zlin, in Repubblica Ceca dove ha sede l’unità produttiva principale nonché un ufficio tecnico che conta circa 60 postazioni”.