Comunicare se stessi e le proprie idee efficacemente

Un’abilità fatta di ascolto, consapevolezza ed empatia
di Mauro Sarti

La comunicazione è il terreno sul quale ci giochiamo le nostre relazioni personali e professionali. Un tema affascinante e fatto di molte sfaccettature. La parte verbale incide per meno del 10% sul totale della nostra comunicazione, il restante 90% è fatto di dati che sono parte
di una comunicazione “sottile”, che si nota meno a prima vista ma che produce i maggiori effetti nell’interlocutore. Stiamo parlando di: tono e volume della voce, fluidità del discorso, postura del corpo, sguardo,
gestualità, emozioni e sentimenti che proviamo e inevitabilmente
trasmettiamo all’altro. Una parte difficile da controllare perché
legata ai nostri istinti e alla nostra interiorità, che possiamo però
imparare a governare con ascolto, consapevolezza ed empatia.

Regola numero uno: imparare ad ascoltare
Porsi “effettivamente” in ascolto permette di cogliere molti più segnali
e messaggi che arrivano dalla persona che abbiamo davanti e valutare
meglio quello che ci sta comunicando. Per migliorare questa abilità bisogna
però interrompere il fiume di pensieri che elaboriamo mentre la persona che incontriamo parla o si esprime, smettendo di pensare a quello che
dovremmo rispondere, a come dirlo, a cose successe prima o che ci aspettano dopo, a sensazioni che stiamo provando. Serve attivare
un silenzio mentale che si ottiene concentrandosi completamente
sull’interlocutore, che in quel momento deve essere la persona
più importante, a cui donare tutte le nostre attenzioni percettive. Il
vantaggio sarà duplice: recepiremo molte più informazioni e faremo
sentire l’altro ascoltato e accolto, cosa che gli permetterà di aprirsi con noi
e migliorare la qualità della nostra relazione.

Dall’ascolto consapevole alla gestione delle emozioni
La propensione all’ascolto consapevole consente di migliorare anche la gestione delle proprie emozioni. Se facciamo spazio all’altro, sarà più facile attenuare emozioni che stiamo provando e che potrebbero incidere negativamente su come stiamo per comunicare. Molto spesso sono le emozioni non gestite che interrompono o creano forti ostacoli a quello che vorremmo dire o condividere. Ansia, preoccupazione, rabbia, timore, vergogna, imbarazzo o altro non sono buoni alleati della nostra comunicazione, vanno gestiti e dosati con equilibrio per evitare che
conducano a percorsi poi difficili da riprendere o governare. Una buona
strategia, soprattutto quando l’altro suscita in noi emozioni negative,
è prepararsi a quello che vogliamo dire e a come vogliamo dirlo. Trovate
uno spazio di tempo che precede l’incontro in cui “vivere” mentalmente
quello che vi apprestate a fare, immaginate l’altra persona di fronte
a voi e voi stessi che parlate con calma e disinvoltura comunicando
in modo efficace. Può essere vissuto anche più volte in modo da rafforzare
i collegamenti neuronali della nostra mente, creando un’impronta effettiva
che poi ci guiderà nell’incontro reale. Questa tecnica funziona perché si
basa su un preciso principio: la mente non distingue un’azione reale da una
intensamente immaginata, per la mente è la stessa cosa.

Infine, l’empatia
Ogni persona dovrebbe coltivare quella che viene chiamata “comunicazione empatica”, una forma di trasmissione del nostro pensiero in cui proviamo a vedere le cose con gli occhi dell’altro, comprendendo anche le sue emozioni e aspettative, i suoi pensieri e bisogni, evitando di dare giudizi, trarre conclusioni affrettate o approcciarsi con pregiudizi o false aspettative. Diventare, cioè, un facilitatore della comunicazione, che non significa fare quello che vuole l’altro, ma aumentare la propria visione accogliendo i punti di vista di chi ci circonda per avere, di conseguenza, una visione più completa e dettagliata che ci aiuterà nel capire qual è la strada migliore da perseguire. Una semplice regola, che può agevolare un buon modo di relazionarsi, è pensare al modo con cui vi piacerebbe essere trattati in un determinato contesto ed attuarlo. Generalmente i bisogni dell’essere umano sono comuni, ad ognuno di noi piace essere riconosciuto, ascoltato, rispettato e valorizzato. Una buona autostima personale può aiutarvi a mantenere ed esprimere un atteggiamento assertivo che rispetti l’altro ma che, allo stesso tempo, vi consenta di esprimervi con chiarezza e autorevolezza.

Allenare il carisma
Esistono persone che riescono a far fluire tutte queste doti con grande naturalezza e semplicità: sono le persone riconosciute per essere dotate di grande carisma. Ma il carisma è una risorsa che tutti noi, anche in piccola parte, possediamo. Di conseguenza possiamo addestrarci ad essere più carismatici, allenandoci giorno dopo giorno nelle relazioni che ci vedono impegnati, favorendo l’ascolto, la comprensione, l’approccio positivo alle situazioni e instillando consapevolezza nelle nostre azioni.

Gli strumenti a disposizione
Esistono corsi o esperienze di sviluppo personale che ci possono aiutare a migliorare e comprendere meglio come relazionarci. academIT, il progetto formativo di cui sono responsabile all’interno del gruppo Eurosystem, propone una serie di programmi dedicati alle human skill, che si propongono di realizzare tutto ciò. Per ogni professionista è sì importante la preparazione e la conoscenza, ma è la componente umana che fa maggiormente la differenza e contribuisce a realizzare percorsi di successo. Comunicazione efficace, Public Speaking, Coaching sono alcuni dei temi che proponiamo per offrire strumenti e metodi per conoscersi e valorizzare le proprie abilità personali.

Contattaci per saperne di più.