BIOPISCINA: QUANDO L’INNOVAZIONE INCONTRA IL TERRITORIO

BIOPISCINA: QUANDO L’INNOVAZIONE INCONTRA IL TERRITORIO

Spopola nel Nord Europa come evoluzione della piscina tradizionale. L’innovazione sta nel trattamento delle acque, tramite un processo naturale di depurazione, in cui vengono utilizzate le piante acquatiche. I bassi costi di manutenzione fanno sì che sia a tutti gli effetti una valida alternativa alle piscine tradizionali, eco-sostenibile, e addirittura migliore dal punto di vista estetico.

Laureata in Scienze Naturali presso L’Università di Padova nel 1996, Monica Bozzacco ha maturato la sua esperienza in uno studio di consulenze agronomico-forestali e progettazione del verde, come naturalista e botanico nel restauro di parchi storici e progettazione del verde pubblico e privato. Inoltre organizzatore e docente di formazione professionale del verde per enti di formazione e Istituti Professionali di Agraria nelle province di Treviso, Venezia, Vicenza e Belluno. Attualmente svolge l’attività di libera professione offrendo consulenza, progettazione del verde, formazione professionale e collabora con diverse ditte del territorio per la progettazione di biopiscine.

Progettazione di giardini e ambienti verdi: un’attività in cui tecnica e sensibilità alle tematiche ambientali e del territorio devono essere fortemente correlate. In che modo è cambiato questo rapporto negli ultimi anni?
Personalmente ho sempre pensato che progettare un giardino significhi saperlo inserire nel suo contesto ambientale, paesaggistico e storico, cosa che in passato è stata spesso dimenticata a favore del giardino a pronto effetto, ricco di piante esotiche, altamente farcito di elementi costruttivi e decorativi a forte impatto ambientale. Negli ultimi anni fortunatamente la sensibilità ambientale ha portato a pensare ad un giardino più eco-compatibile sia utilizzando le nuove tecnologie sia utilizzando le piante più appropriate. Penso che in fase progettuale il miglior punto di partenza ricada nella scelta delle specie da utilizzare. Scegliere piante adatte al clima e al terreno dove si andrà ad operare vuol dire non solo avere nel tempo piante forti, vigorose ed esteticamente belle ma risparmiare sugli apporti idrici e sulle concimazioni. Scegliere piante resistenti alle malattie significa evitare o diminuire i trattamenti con fitofarmaci. Importante è anche progettare un giardino a bassa manutenzione il che significa meno diserbi chimici e risparmio di energie. Sempre in fase progettuale va pensata la scelta dei sistemi e dei materiali costruttivi come ad esempio materiali naturali e biodegradabili.

Come possono le tecnologie moderne supportare e facilitare il rispetto dell’ambiente circostante?
Molte sono le nuove tecnologie usate nel verde mirate a rispettare l’ambiente, basti pensare ai nuovi sistemi di concimazione che rilasciano le sostanze nel tempo, alla lotta biologica integrata dove quindi non si utilizzano sostanze chimiche, all’utilizzo di pacciamature biodegradabili. Ci sono poi particolari tecnologie costruttive come le biopiscine, i tetti verdi e il verde verticale che rispettano l’ambiente nella logica del risparmio energetico, nella minor emissione di CO2, nel non utilizzo di sostanze chimiche, e che hanno il piacevole vantaggio di migliorare la qualità della vita.

Parliamo di biopiscine, l’evoluzione della piscina tradizionale rivista in chiave naturale ed ecologica. Di che cosa si tratta? Quante tipologie ne esistono?
La biopiscina è una piscina che funziona con un ecosistema naturale in cui l’acqua non deve essere depurata continuamente con agenti chimici e cambiata con regolarità come nelle piscine tradizionali. È costituita da una zona balenabile che resta pulita, cioè limpida, priva di alghe, di impurità e sedimenti, e da una zona di rigenerazione dove le piante palustri e acquatiche, accuratamente scelte, depurano l’acqua in modo naturale. Queste due zone sono fisicamente divise tra loro da una parete ma comunicanti attraverso un flusso d’acqua superficiale garantito da una pompa a circuito chiuso.
Esistono diversi sistemi costruttivi, più o meno costosi, che vanno scelti in fase progettuale in base alla forma che si vuole dare alla biopiscina, naturale o geometrica, alle sue dimensioni, alle dimensioni del giardino che andrà ad ospitarla. Il metodo costruttivo a terrapieno è il più semplice ed economico e adatta per biopiscine con forme naturali però necessita di spazi maggiori. La costruzione a muro si addice per vasche regolari. Il metodo di costruzione ad angoli, con elementi prefabbricati, offre ampia libertà di scelta nella forma della vasca ed ha il vantaggio di avere un semplice e veloce montaggio.

Le biopiscine hanno un basso impatto ambientale e si sono per questo rivelate più ecocompatibili di quelle tradizionali. Quanta tecnologia e di che tipo c’è dietro un sistema come questo?
Possiamo avere biopiscine senza tecnologia quindi un laghetto naturale senza ricircolo d’acqua, nessun costo di energia, dove però la limpidità dell’acqua è variabile, con deposito sul fondo e con la formazione di alghe. Biopiscine a bassa tecnologia cioè provviste di pompa e skimmer. Biopiscine ad alta tecnologia, le più complete e le più usate attualmente, dove oltre alla depurazione naturale svolta dalle piante abbiamo la depurazione fisico-chimica data dai seguenti elementi tecnici: pompa a immersione per il ricircolo e la movimentazione dell’acqua; skimmer a setaccio per l’eliminazione delle impurità superficiali; filtro per fosfati che lega il fosforo sciolto nell’acqua che è il responsabile della formazione di alghe; carbonatore per regolare il ph dell’acqua. Ad altissima tecnologia abbiamo la Living-pool, la più recente piscina biologica, nata da pochi anni, variante biologica della piscina tradizionale, dove la filtrazione biologica data dalle piante è stata completamente sostituita da filtri biologici.

I progetti ad alta innovazione tecnologica sono spesso collegati a costi elevati? Questo vale anche per le biopiscine?
Abbiamo visto che la biopiscina per funzionare bene, cioè con una qualità dell’acqua naturale, limpida e cristallina, deve essere provvista di un’alta tecnologia e questo comporta dei costi di costruzione piuttosto elevati, simili a quelli di una piscina tradizionale. Sono però molto minori i costi di gestione rispetto ad una piscina tradizionale, ricordiamo il non utilizzo di prodotti chimici, il minor utilizzo di acqua e il minor funzionamento della pompa. Non dimentichiamo che la biopiscina funziona nel massimo rispetto dell’ambiente e andando ad integrarsi armoniosamente con il paesaggio circostante.