Aumentare la realtà  per esplorare un  mondo parallelo

Aumentare la realtà per esplorare un mondo parallelo

Il mobile diventa visualizzatore della realtà aumentata, che permette di fare una vera esperienza 3D all’interno di cubi virtuali posti ovunque sul globo terrestre. Guardare virtualmente come un’opera d’arte può stare nel salotto della propria casa, o provare un’auto attraverso il telefonino, sono solo alcune delle applicazioni di questo progetto.

Che cosa sono ViewTwoo e WorldTwoo?
ViewTwoo è un visualizzatore di contenuti caricati sul gestionale WorldTwoo. L’idea è una sovrapposizione al mondo reale. WorldTwoo, infatti, è la divisione del globo terrestre in tanti cubi. Ognuno di questi ha lati di 10 metri. In ogni cubo si possono caricare dei contenuti, che si integrano perfettamente con l’ambiente reale. Per esempio posso vedere attraverso ViewTwoo un pescecane comodamente sdraiato sul divano di casa mia e interagire con lui.

Quali sono gli obiettivi di questo progetto?
Gli obiettivi sono molteplici, anche se ci stiamo orientando verso determinati settori, rimane una grande scatola vuota da riempire. Il progetto può essere usato in diversi settori, dal gaming, al settore business. Un esempio: si potrebbero caricare delle scarpe che io vedo sul pavimento di casa mia dal dispositivo e avere la possibilità di indossarle sempre attraverso il dispositivo.

Da dove nasce l’idea?
L’idea è partita da me, ma come tutte le idee ha subìto delle evoluzioni. Inizialmente avevo pensato a un’app che permettesse di vedere i contenuti in realtà aumentata sopra la testa delle persone. Esempio, trovarsi in una piazza e puntare il dispositivo avrebbe dato la possibilità di vedere informazioni di vario tipo sulla testa delle persone: da chi cerca lavoro a chi vende un auto etc. Poi è nata l’idea del globo suddiviso in cubi, così abbiamo integrato i due elementi: l’app e la parte gestionale. All’inizio mancavano sia le risorse umane che quelle economiche per costruirla. Fortunatamente abbiamo trovato subito dei finanziatori che hanno creduto in noi.

Come funziona il progetto?
Il cubo sarebbe il nostro sito web vuoto dove inserire dei contenuti. Una sorta di web tridimensionale con possibilità di interagire. Se vuoi interagire con i contenuti e non vuoi costruirli scarichi l’app ViewTwoo. Se invece vuoi costruirli usi WorldTwoo, che comunque è online e non devi scaricare nulla. Con WorldTwoo affitti gli spazi (cubi) in varie parti del mondo e i costi seguono le logiche economiche dei mercati locali. I contenuti caricati vengono poi categorizzati. Ogni utente potrà vedere le informazioni dell’altro solo se questi gli darà il permesso di entrare nel suo spazio. I contenuti caricabili negli spazi possono essere di 2D/3D audio e/o video, statici o dinamici. Se per esempio ho caricato la musica di Mozart nel mio spazio, ogni volta che aprirò l’app sentirò Mozart. Esiste anche la possibilità di far interagire i vari spazi: prendiamo un’azienda che vende abbigliamento e ha più negozi nei vari cubi sparsi per il mondo, e supponiamo che faccia delle modifiche nella vetrina, queste modifiche, attraverso dei sistemi chiamati gemellaggi, possono cambiare i contenuti contemporaneamente in tutti gli spazi virtuali del mondo.

Quali sono le possibili applicazioni?
Uno scultore, per esempio, che ha delle opere d’arte piuttosto pesanti, almeno di 100/200 kg, può innanzitutto ricostruirle in 3D e sapere attraverso dei sistemi di analisi delle caratteristiche degli utenti presenti sul gestionale WorldTwoo in quale cubo del mondo possono esserci più probabilità che quel tipo di arte venga apprezzata. Abbiamo dei sistemi statistici che permettono questi calcoli per aiutare gli utenti a ottimizzare la scelta del posizionamento dei propri contenuti. Una volta verificato può affittare quello specifico cubo e organizzare una mostra virtuale in 3D con un risparmio notevole di costi. In più l’utente può anche interagire con l’opera spostandola, per esempio, nel suo salotto per verificarne la bellezza nel suo personalissimo contesto. Un’altra applicazione possibile è nel settore automotive. Una concessionaria che compra il proprio spazio espositivo virtuale in un parco, composto da più cubi che lo ricoprono interamente. Significa che se io punto il mio dispositivo in quel parco preciso, vedo la realtà aumentata del parco con tutte le auto in esposizione e posso guardare sia esternamente che internamente l’ultimo modello di Audi, con la percezione reale di starci dentro. Uno showroom di questo tipo di sicuro costa molto poco rispetto all’affitto fisico della struttura. Una soluzione che può essere replicabile in più parchi. Nelle scuole per esempio pensate alle bacheche che potrebbero essere aggiornate in tempo reale. L’addetto alla segreteria inserisce i contenuti e lo studente attraverso ViewTwoo può vedere le nuove informazioni appese al muro del proprio corridoio o sospese in aria in un determinato luogo. In realtà è un progetto che si presta a usi diversi, come dicevo sopra, abbiamo un contenitore che è tutto da riempire.

Quale sarà il vostro business?
L’app è gratuita. Il business principale sta nell’affitto degli spazi che cambia a seconda del Paese, segue le regole di mercato del luogo reale e gli algoritmi interni a WorldTwoo gestiscono tutte le variabili che fanno modificare i valori degli spazi. Altri introiti aggiuntivi dovrebbero arrivare dai widget, ovvero la possibilità da parte dell’utente di costruire dei widget in realtà aumentata, venderli o condividerli gratuitamente attraverso lo store interno a WorldTwoo; la logica di funzionamento è molto simile alle app che si trovano sugli store delle applicazioni attuali. Questi widget si potranno creare attraverso la sezione WorldTwoo Editor integrata sulla piattaforma online, che si tratti di nuovi giochi, di utilità, di sistemi per promuovere prodotti o altro, la sezione editor fornirà tutto quello che occorre per creare, bisogna metterci solo creatività.

La tecnologia della realtà aumentata non rischia secondo lei di perdere di vista la vera realtà?
Io credo che la realtà aumentata sia un grosso vantaggio, perché aggiunge dello spazio, cosa di cui abbiamo un gran bisogno. Se usata nel giusto modo può essere utile e rendere efficienti alcuni processi anche aziendali che solitamente richiedono trasporti costosi, piuttosto che una promozione in 3D dall’altra parte del mondo senza alcuno sforzo. Credo invece che aumenterà la percezione della realtà da un altro punto di vista.

Esplorare il globo terrestre in versione 3D attraverso i cubi. Che cosa regala di diverso questa esperienza dell’esplorazione reale?
Il mondo che noi proponiamo è una sovrapposizione a quello reale, per esempio potrò ricostruire le torri gemelle, ma l’utente per vivere quella ricostruzione dovrà trovarsi a New York, quindi possiamo dire che arricchiamo l’esperienza reale, ma non tentiamo di sostituirla… ancora.