Alternanza scuola-lavoro
Oggi l’avviamento al lavoro dei giovani accende molti dibattiti politici e mediatici, da cui non è sempre facile estrapolare le reali risorse disponibili nel nostro ordinamento. Con l’idea che l’alternanza scuola-lavoro possa realmente agevolare l’ingresso dei giovani in azienda, si illustrano tra gli strumenti già attivi e fruibili i tirocini curriculari e l’apprendistato di alta formazione.
TIROCINI CURRICULARI
Nell’alveo delle attività di tirocinio formativo previste dal nostro ordinamento si distinguono i “tirocini curriculari”, la cui finalità non consiste nel fornire al soggetto tirocinante un primo imprinting professionalmente formativo che possa guidarlo verso la vita lavorativa, come avviene per i classici tirocini formativi di orientamento, ma bensì nell’integrare il percorso di istruzione che il tirocinante sta ancora compiendo, stabilendo a tal scopo una “alternanza” tra studio e attività pratica. Il Ministero del Lavoro ha fornito una chiara definizione dei tirocini curriculari descrivendoli come tirocini promossi da soggetti ed istituzioni formative – quali università e istituti scolastici – a vantaggio dei propri studenti ed allievi, al fine di realizzare un percorso di formazione integrata in cui si avvicendino studio e lavoro.
I fondamentali criteri senza la sussistenza concorsuale dei quali non è possibile aversi tirocinio curriculare, si identificano in:
• promozione dell’attività da parte di una università o istituto di istruzione universitaria abilitato al rilascio di titoli accademici, di una istituzione scolastica che rilasci titoli di studio aventi valore legale, di un centro di formazione professionale operante in regime di convenzione con la regione o la provincia;
• soggetti destinatari dell’iniziativa identificati in studenti universitari, studenti di scuola secondaria superiore, allievi di istituti professionali e di corsi di formazione iscritti al corso di studio e di formazione nel cui ambito il tirocinio venga promosso;
• svolgimento dell’attività di tirocinio all’interno del periodo di frequenza del corso di studi o del corso di formazione.
Fattori di pregio sono inoltre legati all’alleggerimento burocratico: i tirocini curriculari, infatti, sono da considerarsi esclusi dagli obblighi di comunicazione preventiva previsti per le altre tipologie di tirocini e tipici della generalità dei rapporti di lavoro all’atto della loro instaurazione.
Il Ministero del Lavoro ha inoltre rimarcato l’esclusione dei tirocini curriculari dai livelli essenziali di tutela dei quali all’art. 11 del D.L. 13 agosto 2011, n. 138.
APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE
La seconda tipologia negoziale legata in modo imprescindibile all’alternanza scuola-lavoro è l’apprendistato di alta formazione e ricerca, già introdotto dal D.Lgs 276/2003 senza essere però molto utilizzata negli anni successivi per la difficoltà delle Regioni nel completare la regolamentazione. Il Testo Unico sull’apprendistato in vigore dal 2011, però, ha riformato in toto la materia, permettendo l’avviamento dei rapporti di apprendistato di alta formazione e ricerca, sulla base di semplici accordi quadro definibili tra istituzioni formative (università, istituti tecnici o altro) ed aziende intenzionate ad assumere. Un’importante semplificazione, quindi, che assiste la necessità delle aziende di alleggerire il carico burocratico, da sempre vero limite alla crescita.
Questa forma di apprendistato può essere avviata per il raggiungimento di titoli di studio universitari e di alta formazione (compresi i dottorati di ricerca), o per il raggiungimento di una specializzazione tecnica superiore. Tutti questi titoli possono essere raggiunti sulla base di specifiche intese tra le parti che andranno a definire le ore di studio e quelle di lavoro da svolgersi, nonché il metodo di coordinamento tra l’istituzione formativa e l’azienda ospitante. La forza di questo strumento si paleserà quando l’azienda, che ha partecipato alla costruzione del piano formativo e ha avuto modo di toccare con mano l’evoluzione professionale del giovane, si riconoscerà fortemente incentivata a stabilizzare il rapporto alla fine del percorso.